Posts written by fisarmonicadistradella

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    Speriamo che la fondano nel vero senso della parola....
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    AURORA PRO PATRIA: POSSIBILE FUSIONE CON LA SOLBIASOMMESSE.

    Vi risparmio il resto...
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    CITAZIONE (maxzuppa @ 18/6/2013, 21:04) 
    Evviva!! Finalmente!!! Ora sì che ho un motivo valido per non abbonarmi più al Pavia e guardare la serie A su Sky!!

    Perchè, diciamocelo, il calcio si vede molto meglio in tele, allo stadio non c'è nemmeno il commento, ma come si fa?????

    Finirà come coi bambini americani che non collegano più la bistecca che stanno mangiando con l'animale che l'ha "prodotta", tra 50 anni i bambini penseranno che le partite non si disputano in uno stadio vero ma proprio dentro la tele...
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    Nell'avatar di Sparak?
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    l calcio come la Formula Uno. Le camera car delle monoposto che sfrecciano sui circuiti potrebbero trovare una nuova sede anche nelle magliette indossate dai calciatori durante le partite. Con l’obiettivo di far vivere ancora meglio i match ai telespettatori.



    “Quella della telecamerina sulla maglietta dei giocatori è un’idea che nasce dalla voglia di far entrare gli spettatori sempre più in campo al centro dell’evento”, ha spiegato il presidente dell’AIC, Damiano Tommasi, aggiungendo che sarà necessario valutare la fattibilità e il regolamento.

    “Sono con Sky dal primo giorno, sono dieci anni: posso dire con orgoglio che io c’ero dall’inizio. E pensare che quando giocavo non ho mai fatto più di otto anni nella stessa squadra, il massimo è stato con la Sampdoria”, ha spiegato anche Gianluca Vialli, annunciando proprio il sogno della “magliacam per far capire ai telespettatori cosa vede un giocatore dal campo”.
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    Pagina 13 - Cronaca

    Cede finestrino, pendolare resta ferita

    La 32enne di Voghera era su un vagone diretto a Milano, portata in ospedale. Trenitalia: «Incidente dopo atto vandalico»




    ldi Adriano Agatti wPAVIA Un finestrino le è caduto addosso mentre era seduta su un seggiolino nel corridoio del treno. Elena Banderali, una donna di 32 anni residente a Voghera, è stata colpita alla testa dalla struttura in ferro del finestrino e ha riportato un leggero trauma cranico. E’ stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo dove i medici l’hanno giudicata guaribile in pochi giorni. La donna ha raccontato la vicenda alla polizia ferroviaria e ha sporto denuncia: un rapporto informativo sarà inviato alla magistratura. L’incidente è avvenuto, ieri mattina verso le 8, quando il treno locale 2514 della linea Asti-Milano è entrato alla stazione di Pavia. «Stavo andando al lavoro a Milano e non avevo trovato posto negli scompartimenti - spiega Elena Banderali - perchè il convoglio aveva qualche vagone in meno rispetto al solito. Del resto è anche comprensibile perchè le scuole hanno chiuso e c’è stata una riduzione di posti. Mi sono seduta su un sedile tra i due scompartimenti, ero praticamente nel corridoio. A Pavia ci sono stati i problemi». Il convoglio si stava fermando in stazione quando c’è stata la frenata. Il finestrino, a questo punto, è crollato addosso alla donna seduta. Per fortuna il vetro non si è rotto ma Elena Banderali è stata colpita alla testa dalla struttura in ferro. I passeggeri l’hanno subito soccorsa ma, per fortuna, le condizioni della passeggera non sono sembrate gravi. E’ stato chiamato il capotreno che ha accompagnato Elena Banderali fuori dal convoglio. Qualcuno ha poi chiesto l’intervento del personale del 118. La donna è stata caricata in ambulanza ed è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Matteo. I medici l’hanno sottoposta agli esami che hanno escluso gravi conseguenze. Il colpo le aveva provocato solo una leggera contusione cranica. E’ stata medicata e dimessa in breve tempo. La ferita è ritornata in stazione dove ha sporto denuncia negli uffici della polfer. Poi è risalito sul primo treno per Voghera ed è ritornata a casa. «E’ stata veramente una brutta avventura – racconta prima di salire - perhcè mi sono spaventata moltissimo. Ero seduta tranquillamente quando il finestrino è caduto. Non capisco il motivo, posso solo dire che sul convoglio c’era molta gente». Ecco la versione di Trenitalia: «E’stato un atto vandalico, una forzatura del meccanismo di apertura e chiusura che ha danneggiato la parte che costituisce il fermo di sicurezza del finestrino. Purtroppo lo sportello invece di aprirsi di soli 30 gradi si è ribaltato cadendo. Ci scusiamo per l'accaduto, ma siamo anche veramente amareggiati per l'ennesimo atto vandalico che colpisce i nostri treni».
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    i problemi di Pavia sono i writers e i 7 tifosi del Portogruaro che vanno nel settore ospiti. Il resto sono tutte elucubrazioni di voi comunisti. Aggiungo del cazzo ( a comunisti)
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    Siamo alle comiche! Il Voghera vuol far la D a Broni, l'Oltrepo l'Eccellenza a Voghera e Ascagni la terza categoria! Favolosi!

    Oltrepo approva il piano «Prestissimo a Voghera»

    Il consiglio direttivo ha dato l’ok, ma la sede legale resterà a Stradella L’annuncio ufficiale forse la prossima settimana . Dubbi sulle scelte di Troiano




    VOGHERA «C’è la volontà di mettere a punto un progetto che rappresenti tutto l’Oltrepo entro la settimana prossima». Fabrizio Bonfoco, direttore generale dell’Oltrepo, si fa portavoce dell’investitura data dal consiglio direttivo della società che si è riunito martedì sera a Stradella. La voglia che il progetto vada in porto è stata ribadita più volte sia dal sindaco di Voghera Carlo Barbieri, che si esprimerà tra qualche giorno quando tutto verrà messo nero su bianco, sia dallo staff dirigenziale stradellino. Ma dal punto di vista pratico cosa avverrà? Intanto l’Oltrepo potrà spostare il campo di gioco, ma non la sede legale che rimarrà a Stradella. Quindi gli uffici in via Facchinetti serviranno dal punto di vista operativo alla società che sta per nascere. Dove si giocherà? Il Parisi di Voghera sarà il campo dove verranno giocate le partite interne della squadra, mentre a Stradella potranno essere disputate le partite di Coppa Italia o le amichevoli. In questo momento lo stadio vogherese è semi-abbandonato: erba alta in campo e spogliatoi che necessitano di manutenzione. Il direttore generale dell’Ac Voghera (o quello ce rimane) Donato Troiano all’inizio della settimana scorsa ha portato via pc, fotocopiatrici e fax dalla sede che è rimasta con le foto di formazioni passate attaccate ai muri e con le scrivanie. Ma perché un nuovo sodalizio nasca dipende anche da cosa farà il dg dell’attuale Voghera Donato Troiano. E’ noto da tempo che i debitori (giocatori, fornitori, Asm) bussano alla sua porta, ma tutto dipende se il dirigente intende iscrivere la squadra oppure dichiarare fallimento. In questo secondo caso il nome Voghera scomparirebbe quindi la neo nata società tra Oltrepo e Comune di Voghera potrebbe utilizzare il nome «Voghera» nella propria denominazione. Ma vox populi dice che Troiano starebbe meditando anche di giocare le gare interne a Broni (che insieme a Tortona è nella zona il campo abilitato per giocare la serie D). Ipotesi difficile da mettere in pratica perché come nel caso di Voghera ci vorrebbe l’approvazione dell’amministrazione comunale che ospita già anche la Bronese che gioca in quella struttura. Cosa farà la Federazione? Due correnti di pensiero differenti: c’è chi dice che se il Voghera (di Troiano) troverà i 16mila euro di iscrizione e 34mila di fideiussione potrà partecipare alla prossima serie D. Altra scuola di pensiero racconta di un comitato più vigilante che dal momento stesso che il dg proverà ad iscriversi chiederà conto sui debitori che sono andanti anche a palazzo Gounela a reclamare per i propri crediti. Ancora qualche giorno e tutti i quesiti avranno risposta: all’inizio della settimana prossima si sapranno i termini dell’accordo per il nuovo «Oltrepo-Voghera». Marco Quaglini


    l’EX PRESIDENTE DELLA VOGHE

    Ascagni: «Ripartiamo dalla Terza ma non svendiamo la squadra»




    VOGHERA «Altro che fusione: stanno svendendo il Voghera all’Oltrepo che guadagna la visibilità che offre una città come Voghera e la possibilità di giocare in un impianto d’eccellenza come il Parisi». L’ex presidente del Voghera Roberto Ascagni si scaglia contro il “matrimonio” tra Voghera e Oltrepo che l’altra sera ha avuto il via libera finale nel direttivo dell’Oltrepo a Stradella. E rilancia. «Meglio fondare una società nuova e ripartire dalla Terza categoria – taglia corto Ascagni –. Nel giro di quattro anni siamo in Eccellenza e conserviamo l’identità della squadra. A quel punto faremo i conti, vedremo chi ci sta e torneremo nel giro». Ma davvero si può fare? «Certo che si può fare – risponde Ascagni –. Anzi, facciamolo e basta. Lancio un appello agli imprenditori vogheresi, alla città, ai tifosi: mettiamoci insieme e facciamo una nuova società. Chiamiamola Associazione sportiva Voghera, Nuova Voghera... Chiamiamola come ci pare, ma teniamo i colori rossoneri e non svendiamoci a nessuno». Gli appelli agli imprenditori sembrano essere il leit-motiv per fondare nuove società di calcio o salvare quelle esistenti. Ma quanto costerebbe fondare una nuova Voghe che riparta dalla Terza categoria. «Poco o niente – taglia corto Ascgani –. Stando larghi 20mila euro tra iscrizione e pagamenti delle utenze del campo dove giocheremo». Ecco appunto: dove giocherebbe la nuova Voghe in terza categoria? «Il Comune aveva promesso al Nord Voghera il Parisi da dividere con la Voghe, per partire in Terza categoria a noi basterebbe il campo Vanoni». E i giocatori? «Giovani, ragazzi della città e dell’Oltrepo, andiamo a cercarli nelle scuole e nelle squadre vicine». Ultimo passaggio: i tifosi? «Mi pare che a nessuno piaccia il progetto di dare la Voghe all’Oltrepo. I tifosi sono rossoneri: ricordo che nella stagione 2008-2009, quando ero presidente, la Voghe vince al Parisi con il Casteggio e allo stadio c’erano più di 2500 persone. Numero che non abbiamo mai più visto». (s. ro.)

    Forse erano 25.000! ahahahahaha
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    che sarà mai...
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    Si si il giornalista è sempre stata la sua seconda professione!
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    L'Oltrepo non è più verdeazzurro da circa 10 anni.
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    L’analisi: il progetto ha un nome, Oltrepò
    Venerdì 31 Maggio 2013 09:10 |
    Stradella (Pv) – Tra incontri, passi avanti, problematiche organizzative (ovvie), contatti con la Federazione, scetticismo generale dei tifosi (di una parte, per fortuna), il progetto “Oltrepò”, va avanti. E potrebbe sfociare, a giorni, nei crismi dell’ufficialità.

    Un progetto che naturalmente avrà un nome, Oltrepò, e sarà siglato da due realtà cittadine e calcistiche, Voghera e Stradella. Il resto è ancora tanta, ma tanta confusione.

    Proviamo nuovamente a mettere ordine. Dicendo innanzitutto che con l’attuale Voghera, quello di proprietà di Troiano (forse, bisognerebbe interpellare Ascagni in merito…), il progetto non c’entra nulla. Il nuovo progetto dà una svolta a tutto, anche al Voghera di Troiano. Nasce sull’asse di collaborazione tra l’attuale S.B.C. Oltrepò (Eccellenza) e l’amministrazione comunale di Voghera, rappresentata in prima persona dal sindaco, Carlo Barbieri. Il consiglio direttivo dell’attuale Oltrepò potrebbe essere allargato agli ingressi di nuove persone indicate dal comune di Voghera e intenzionate a “sposare” il progetto e che si sono già fatte avanti. Potrebbero esserci ingressi anche di nuovi sponsor, o comunque di partner che hanno già investito negli anni precedenti nel Voghera calcio e nell’Oltrepò.

    La questione del nome. Non è ancora stata definita. Ma sicuramente il nome trainante e che rimarrà, visto che già esiste, sarà quello di Oltrepò. E’ chiaro che si farà in modo che anche i nomi delle due realtà, Voghera e Stradella, in qualche modo possano comparire, visto che il progetto parte da loro.

    Voghera e Stradella, calcisticamente parlando, hanno i loro colori sociali. Anche in questo caso sarà plausibile pensare che in caso di una nuova maglia da coniare, saranno tenuti per forza di cose in considerazione, come è normale che sia.

    Ci sarà poi da valutare anche, nel cambio del nome, l’eventuale mutamento dell’attuale ragione sociale dell’S.B.C. Oltrepò, oggi A.S.D. (Associazione Sportiva Dilettantistica). Serviranno altri adempimenti, che comunque saranno affrontati con la Federazione nei tempi previsti, per arrivare entro il 5 luglio a iscrivere la squadra al campionato di Eccellenza, con eventuale richiesta di disputare la serie D.

    Le parti, il Comune di Voghera (nella figura del sindaco Barbieri) e in particolare il direttore generale dell’Oltrepò, Bonfoco, stanno lavorando con i rispettivi collaboratori. L’ufficialità del via del progetto arriverà a breve, proprio per permettere poi di riuscire a stare nei tempi per i dovuti passaggi.

    Si entrerà quindi nell’aspetto tecnico, con la scelta di allenatore e giocatori, partendo da una buona base, rappresentata dalla rosa attuale dell’S.B.C. Oltrepò.

    Capitolo settore giovanile. Le intenzioni sono quelle di mantenere quello attuale dell’S.B.C. Oltrepò per la parte territoriale legata a Stradella e di coinvolgere, come è già stato fatto da parte del Comune di Voghera, altre realtà importanti della città. Come per esempio il Nord Voghera (e non solo), per tutto il comparto giovani che gravita a Voghera e nel territorio limitrofo. Potrebbe nascere una sorta di collaborazione e il tutto sarà concordato a progetto fatto.

    Ultimo capitolo, non certo di poco conto. Lo scetticismo dei tifosi vogheresi e stradellini. Normale che serpeggi. Come invece si percepisce, per gran parte, il fatto che i tifosi hanno capito e capiranno il perché si stia andando in questa direzione. Il progetto va visto oltre ogni forma campanilistica (che ha fatto spesso le fortune del calcio) ma che oggi, per una serie di motivi che non stiamo a riepilogare, debba essere per forza di cose superata, proprio per permettere la sopravvivenza e la crescita di collaborazioni calcistiche che altrimenti, se dovessero rimanere singole realtà, avrebbero breve vita.
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    Il calcio è l'ultimo dei motivi di questa fusione.
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    Stradella (Pv) – Ci siamo. Manca poco. Dettagli di non poco conto (forse), ma l’idea è forte, pronta a concretizzarsi. Sul tavolo l’asse Voghera-S.B.C. Oltrepò, ovvero le due maggiori realtà sportive dell’Oltrepò Pavese, pronte a unite le forze per far nascere un'unica squadra dell’Oltrepò Pavese, che parte con basi solide dai dilettanti (Eccellenza, ma con domanda di riserva alla serie D) e punti nell’arco di tre anni alla Lega Pro, ovvero il primo gradino del professionismo.

    Un progetto (non si tratta di una fusione) anche nuovo, sicuramente accattivante, che nasce forte anche in tempi di crisi. Forte perché intende unire due capoluoghi importanti. Voghera, il capoluogo per eccellenza e importanza dell’Oltrepò, e Stradella, città di storia, tradizione, che anche in campo calcistico, si è fatta valere con l’S.P. Oltrepò arrivato sino alla C2. Un “matrimonio”, un progetto, quello che sta per nascere sull’asse Voghera-Stradella, che non intende baipassare nessuno. Anzi, prendendo una fetta di territorio notevole, vuole essere, diventare, quel punto di riferimento per chiunque creda in un’operazione più ad ampio respiro, che cresce attorno a una squadra da pallone.

    Un progetto legato molto al territorio, alle potenzialità anche nascoste, di una terra dalle mille risorse, spesso non sfruttate. Un territorio che causa anche la forte crisi economica ha perso smalto, spunto, imprenditoria, posti di lavoro. E che vuole ripartire, rilanciarsi, anche grazie al supporto di una squadra calcistica che potrebbe ricreare quell’entusiasmo un po’ troppo scemato.

    Ecco l’unione calcistica tra Voghera ed S.B.C. Oltrepò (che modificherà nome adeguandolo a Voghera pur mantenendo la terminologia Oltrepò) va vista in un’ottica superiore. Potrebbe essere il volano del rilancio territoriale e pure il punto di partenze per far nascere un polo calcistico forte che possa far riemergere quella passione, quella tradizione, che la storia di questi due club, si trascinano da anni.

    Inutile rispolverare la storia calcistica, le tradizioni, di Voghera e Oltrepò oggi, un tempo della Vogherese e della Stradellina, rivali calcistiche, pur sempre in un contesto di un territorio comune. Ma così troppe lontane, ma oggi molto più vicine che mai, Voghera e Stradella lanciano questa idea nuova di intendere il calcio, fatto nascere su “larghe intese”, unioni come sti sta facendo da più parti in altri campi. Oggi anche tra enti, Comuni, pubbliche amministrazione, i tempi di crisi inducono, obbligano una convivenza comune, necessaria per rafforzare la propria posizione ma anche volta a non perdere terreo utile.

    Oggi, più che mai, i “cartelli” d’impresa, come anche nel calcio, posso garantire presente e futuro. Da soli non si va più da nessuna parte, si rischia di chiudere. Insieme, unendo le forze, si può salvare il salvabile, riprogrammare, rilanciare. Voghera e Stradella l’hanno capito in pochi giorni, dopo pochi incontri. Un esempio da seguire per altri. Buona fortuna!

    Si appunto...buona fortuna!! Sarà inutile per loro rispolverare le "antiche" rivalità. Da Stradella non avranno nessun tipo nè di tifo nè di supporto. E lo sanno bene.
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    Carri bestiame in partenza dal binario 1 di Pavia!

    http://video.gelocal.it/laprovinciapavese/...ord/13521/13564
2346 replies since 16/8/2004
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