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philosophe.
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Riprendo qui la discussione.
Costui è inadeguato a rappresentare l'Italia nel mondo:
http://video.gazzetta.it/tavecchio-le-donn...c2-75a0432a30df
O forse è il sistema calcio italiano che, se vuole eleggere uno così, è inadeguato.. -
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temo sia vera la seconda che hai scritto... perché se uno così è da anni presidente della lega dilettanti, significa che tra centinaia di dirigenti del calcio "di provincia" non è mai uscito nulla di meglio, non c'è mai stato un momento in cui fosse possibile metterlo da parte. Nel momento in cui costui si presenta sotto le luci della ribalta, diventa un caso. Forse sono sacche di potere, come nel caso dell'uomo di Crema a noi arcinoto; forse sono dinamiche politiche.
Su quanto una persona sia o meno adeguata a rappresentare l'Italia, purtroppo sembra essere un problema molto poco sentito, se guardiamo il panorama politico in generale. E anche lì ti viene da dire che allora tra noi italiani c'è anche tanta gente fatta così, che vuole farsi rappresentare da gente così... se no chi lo eleggerebbe un salvini??. -
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Aligi Pontani su Repubblica
Eppure la colpa mica è di Tavecchio. Lui è quello che è, non nasconde nulla di sé. Un signore un po' avanti con gli anni e molto indietro con la capacità di esprimere qualcosa di decente, un tizio abituato a gestire un potere fatto di intrighetti, promesse, pacche sulle spalle, affarucci e affaroni, sguazzando felice in un grande mare di mediocrità.
Eppure la colpa non è sua, così maldestro da essere se stesso anche nel momento sbagliato, quando avrebbe dovuto provare a vestire i panni di qualcun altro, il dirigente maturo e saggio e prudente e silenzioso. Invece Tavecchio è questo, quindi ha parlato, ha detto quel che ha detto, si è rovinato. La colpa, dunque, è solo di chi in queste lunghe settimane di pietose trattative, aveva scelto proprio uno così, un Tavecchio, come uomo del destino e del futuro. E' nella decisione ponderata e risoluta di sostenere uno così che si racchiude tutto il senso del declino del calcio italiano. E' lì che va cercata la colpa. Nei piccoli e miserabili interessi di bottega che hanno spinto i presidenti delle squadre di calcio, prima quelli della serie B, poi quelli della serie A, ad accordarsi per sostenere il niente rappresentato da Tavecchio. È negli accordi sulle tante fette da spartirsi, sugli equilibri di potere, sulle quote di territorio destinate agli uni o agli altri: tu mi dai i tuoi voti della serie B per essere eletto e io, Tavecchio Carlo, ti garantisco che la mutualità, i contributi per la tua Lega,
non saranno toccati. Tu mi dai i tuoi pochi ma pesanti voti della serie A e io, Tavecchio Carlo, ti garantisco che la Figc farà gli interessi dei grandi e dei piccoli club, offrendo soldi a chi retrocede e poltrone a chi galleggia in mezzo, regole meno fastidiose per chi vuole fare affari con il mercato e sanzioni meno pesanti per chi ha tifosi che fanno cori razzisti, o magari, ironia del destino, tirano banane in campo.
È nel vuoto di vedute che va cercata la colpa, nella mancanza di un orizzonte, di un pensiero, di un'idea comune. È in una classe dirigente che nello sport non esiste: possiamo considerare classe dirigente i nostri presidenti del calcio? Davvero c'è qualcuno che lo pensa? Non è neppure il loro compito, loro sono proprietari di aziende, a volte personaggi folcloristici, spesso gente indaffarata in altre faccende. Il problema, però, è che persone che misurano la propria importanza dal numero di telefonini con cui lavorano o dalla collezione di allenatori licenziati, sono deputate a selezionarla, la classe dirigente. Sono loro, i presidenti, a scegliere i Tavecchio, gli Abete, i Beretta. Li scelgono, in cambio di promesse, di favori, di piccole convenienze del momento. Poi tornano ai loro affari, che peraltro vanno sempre peggio. Intanto i Tavecchio governano. Mica è tanto difficile, in fondo, capire perché il calcio è ridotto così. Mica è tanto difficile capire di chi è la colpa. Mica è tanto azzardato dire che il capolinea è arrivato, e ora bisogna scendere. Il tutto nel silenzio assordante e complice del Coni e del suo presidente Malagò, che pure tanto vorrebbe passare per innovatore.. -
fio_dla_nebia_58.
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posso sbagliare ma tavecchio è solo la marionetta manovrata dal gruppo di potere galliani carraro e matarrese , almeno gli scrivessero i discorsi ......eviterebbe le gaffe orrende . -
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Comunque non è che Albertini sia un granchè meglio...soprattutto per le società di legapro come le nostre... . -
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purtroppo hai ragione, come dicevamo nell'altra discussione sui programmi dei due... ci vorrebbe un terzo, ammesso che non proponesse di peggio!! . -
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Infatti: tifo commissario. Poi vero che Albertini è male per noi, ma quello as po nè vedal nè sentil! . -
.Infatti: tifo commissario. Poi vero che Albertini è male per noi, ma quello as po nè vedal nè sentil!
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E così la Lega finisce in mano a Tavecchio e Lotito.
Che nessuno poi si stupisca se il nostro calcio finirà ai margini.... -
fio_dla_nebia_58.
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...max diciamo che in cima alla piramide alimentare ci sta sempre quello squalo di galliani.....cmq un pirla dagli affari sospetti agli ordini del milan ha battuto un sotto il "sotto il vestito niente" agli ordini di agnellinho....albertini come capo della nazionale non è riuscito nemmeno a tenere a freno balotelli , come può pensare di tenere a freno i presidenti ? . -
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Vadano a farsi fottere tutti!! Tavecchio, Albertini, e anche Macalli!!! c'era un angolino ancora pulito lò stà rovinando!!!! Macalli sciòpa!!!! . -
fio_dla_nebia_58.
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Vadano a farsi fottere tutti!! Tavecchio, Albertini, e anche Macalli!!! c'era un angolino ancora pulito lò stà rovinando!!!! Macalli sciòpa!!!!
veramente i nostri sedili allo stadio fanno schifo ! altro che angolino pulito
....a parte le battute io sono convinto che di angoli puliti nello sport prof ce ne siano davvero pochissimi, in tutti i paesi ed in tutti gli sport , sorry....temo sia così anche nei dilettanti
ps) da notare che il pavia calcio si è espresso saggiamente per il commissario. -
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Dalla gazza rosea... ma... dimettersi no?? 
La Uefa ha sospeso il presidente della Federazione Italiana Giuoco calcio Carlo Tavecchio per 6 mesi per i commenti discriminatori, il famoso discorso sul fantomatico "Optì Poba". La decisione è arrivata per le frasi pronunciate durante la presentazione della sua candidatura in FIGC, lo scorso luglio. Tavecchio non potrà partecipare per 6 mesi a commissioni Uefa e non sarà presente al congresso a marzo 2015. Resta però, da quel che fa sapere la Figc, la "rappresentatività internazionale" del presidente federale, anche per le gare degli azzurri dei prossimi mesi.
"Le sentenze non si commentano, si rispettano, ma non cambia nulla riguardo alla mia posizione in Figc" ha detto Tavecchio. L'Uefa non poteva non intervenire, viste anche tutte le iniziative prese in questi anni sul tema della discriminazione razziale, ma la sospensione per Tavecchio riguarderebbe quindi solo la partecipazione agli organismi interni della Uefa, come le commissioni, di cui peraltro al momento non faceva parte. Una macchia, dunque, e una sanzione: ma che non comprometterebbe il suo ruolo di presidente federale.
IL COMUNICATO FIGC — "In merito al procedimento avviato dalla UEFA nei confronti del Presidente della FIGC per le espressioni usate il 25 luglio scorso in occasione dell’assemblea della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, dopo aver spiegato la propria posizione, ha preso atto della proposta formulata dall’Ispettore Disciplinare della UEFA e ha deciso di accettarla al fine di evitare il protrarsi di un contenzioso che avrebbe visto contrapposte la UEFA e la FIGC per un lungo periodo e che si sarebbe potuto risolvere solo davanti al TAS per stabilire se la UEFA fosse competente ad intervenire su questa materia, stante l’avvenuta archiviazione di un analogo procedimento da parte della Procura Federale. Il Presidente Tavecchio ha dunque aderito alla proposta dell’Ispettore Disciplinare della UEFA, il quale ha chiesto che Tavecchio si astenga dal partecipare al Congresso della UEFA in programma il 24 marzo 2015 e si astenga altresì dal partecipare o dal farsi nominare in eventuali Commissioni UEFA per un periodo di sei mesi. Tavecchio si è poi impegnato con la UEFA ad attivare in Italia una speciale iniziativa in favore dell’integrazione, come del resto aveva annunciato già in occasione della presentazione del suo programma. La definizione così concordata tra il Presidente Tavecchio e l’Ispettore Disciplinare della UEFA è stata recepita dalla Commissione Disciplinare con una formale decisione che pone fine al procedimento".. -
fio_dla_nebia_58.
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Claudio non fare l'ingenuo.....dietro la faccia di tavecchio e di lotito devi vederci galliani , c'è stata una lotta di potere incredibile e forse è ancora in atto ,per mediaset è questione di vita e di morte...non penserai davvero che hanno consegnato il potere vero a lotito e tavecchio ? quelli non si dimetteranno MAI a meno che non arrivi il governo a commissionare il tutto, ma quello sarebbe un atto politico , bisogna vedere cosa dice il nazzareno inteso come patto perchè se vanno a toccare la "ciccia" di B, cioè le telvisioni vedi che succede . -
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vero, ma allora perché non "spingere" un Albertini? Perché fare sempre figure di merda urbi et orbi? .
