I telecronisti che non tacciono mai

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  1. philosophe
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    A FIL DI RETE
    Questi telecronisti che parlano sempre
    La media generale del possesso parola dei telecronisti italiani si aggira intorno al 95%.

    Il possesso parola. Sottoposto ad analisi testuale un campione di partite dei recenti Mondiali (Sky e Rai), è risultato che la media generale del possesso parola dei telecronisti italiani si aggira intorno al 95%. Che, tradotto in parole povere, significa che non stanno mai zitti. Non abbiamo dati altrettanto sicuri sul resto del mondo (è probabile che tutti si comportino alla stessa maniera),ma il rilievo è estremamente significativo: i telecronisti sono rimasti alla radio; bisognerebbe avvertirli che nel frattempo è stata inventata la tv, persino l’HD.

    Suppongo che la ragione di questo forsennato possesso parola (che, espressivamente significa rinunciare al fondamentale apporto dei rumori ambientali, e pazienza se in Sudafrica c’erano le vuvuzelas!) sia di origine psicologica. Il telecronista ha paura che la partita gli sfugga di mano, e quindi parla, parla, parla. Pure in apnea. La seconda voce è come se avesse rinunciato al commento squisitamente tecnico per fare da spalla alla prima voce (una decina di interventi a tempo sarebbe più che sufficiente). Entrambi, parlando a getto continuo, s’impossessano della partita, s’illudono che i giocatori siano figure immaginarie, create dalla loro fervida e ciarliera fantasia, e gli spettatori bambini cui raccontare una favola.

    I telecronisti non conoscono il sex appeal del silenzio, una conquista eloquente di grandissimo valore. Il silenzio parla. Il silenzio conquista. Il silenzio affascina. I nostri telecronisti sono come alcuni personaggi di un romanzo di Natalia Ginzburg: «Parlano così per ingannare il silenzio. Parlano così perché non sanno più come parlare». Dopo l’esperienza sudafricana, i nostri telecronisti (tutti, indiscriminatamente) dovrebbero frequentare un corso di recupero del silenzio: com’è noto, non vince chi mantiene il possesso parola per più tempo, ma chi fa gol. Il silenzio non è assenza, il silenzio scuote le reti.

    Aldo Grasso
    17 luglio 2010
     
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  2. lou grant
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    Non mi convince molto questo articolo di Grasso.
     
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    Nemmeno a me... E' cambiato il modo di fare le telecronache, e a me non dispiace affatto il modi di commentare che si è diffuso...
     
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    A me fa schifo. Pienamente d'accordo con Grasso. Per sentire le demenzialità di Caressa e Bagni preferisco di gran lunga ascoltare le vuvuzela.
     
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    forse Grasso è un nostalgico di Martellini e ancor più di Carosio... però anch'io preferisco guardare (quelle rare volte) la partita in tv con silenzio, piuttosto che travolto da un mare di ca...
     
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    Bergomi,Mauro e De Gennaro dicono sempre cose intelligenti e aiuterebbero tanti apprendisti stregoni a capirci un po' di più.Tra cui molti addetti ai lavori della carta stampata Collovati fa venire il latte alle ginocchia ,Bagni che pure ne sa ,risulta sgradevole.

    Quanti ai telecronisti il numero 1 è Marianella competenza e perfetta dizione,trasmette la Premiere League.

    :off: Tutti i giornalisti SKY parlano un ottimo inglese Varriale mi fa rotolare sotto il divano solo se dice good morning.
     
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  7. lou grant
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    Bergomi mi piace molto, ai Mondiali ho apprezzato Righetti.

    Collovati e Dossena fanno pena, Bagni ne capirebbe, ma si fa trascinare dalla retorica e dal tifo.
     
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  8. fabiettozuppaiolo
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    CITAZIONE (Capo Nebbia @ 19/7/2010, 16:14)
    Bergomi,Mauro e De Gennaro dicono sempre cose intelligenti e aiuterebbero tanti apprendisti stregoni a capirci un po' di più.Tra cui molti addetti ai lavori della carta stampata Collovati fa venire il latte alle ginocchia ,Bagni che pure ne sa ,risulta sgradevole.

    Quanti ai telecronisti il numero 1 è Marianella competenza e perfetta dizione,trasmette la Premiere League.

    :off: Tutti i giornalisti SKY parlano un ottimo inglese Varriale mi fa rotolare sotto il divano solo se dice good morning.

    non solo Collovati litiga con la lingua italiana e con Tombolini. Bagni solo con grammatica e sintassi. Su Varriale ho già detto: non fa interviste legge le domande che gli passa la FIGC.
     
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  9. lou grant
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    Guardate che su Varriale vi sbagliate. E' un collega molto bravo.
     
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    Secondo me Varriale è proprio il peggiore!
     
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  11. lou grant
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    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 20/7/2010, 10:03)
    Secondo me Varriale è proprio il peggiore!

    :(
     
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  12. philosophe
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    Varriale a parte, sono vere due cose, che posso dire dopo aver visto alcune partite dei Mondiali sui canali francesi.

    1 In Italia si parla troppo, come dice Grasso. Io poiadoro le partite con lo sciopero dei giornalisti, perché hai i rumori del campo, ma senza il continuo ciarlare di telecronista e opinionista.

    2 Gli opinionisti italiani hanno smesso di giocare venti anni fa (tranne Bergomi). Su TF1 gli opinionisti che ho visto erano Pires (che gioca ancora), Le Boeuf e Wenger.
     
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  13. painy
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    Se avete visto solo partite in Italia, non capite cosa voglia dire seguire una partita con telecronaca Tedesca, Svizzera, Svedese o Francese....una volta provata non si torna più indietro. Quoto Grasso e anche se dice di non avere statistiche alla mano, basta vedere una partita straniera per rendersene conto. In Italia continuano a ripetere i nomi dei giocatori e a descrivere banalità, intramezzate da statistiche degli anni 20'. Spero mettano la funzione per togliere il commento al più presto. Dopo 5 anni all'estero non resisto più.
     
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    Ho vissuto 3 anni a Londra e non rimpiango minimamente i telecronisti locali ed i commenti post partita .Il fatto è che Sky propone professionisti di ottimo livello mentre la Rai e Mediaset fanno veramente pena.
     
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    io preferirei le partite senza telecronaca, oppure qualcosa di molto più sobrio, stile nazionalpopolare di Martellini.

    E poi, quando Cesarini tocca il pallone, cosa si vuole commentare? Basta guardarlo.... :wub:
     
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14 replies since 18/7/2010, 10:55   266 views
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