Elezioni comunali 2009

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  1. Oriolu de Zamaglia
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    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 2/3/2009, 10:30)
    Quello il cui figlio ha in gestione il bar dello stadio.

    Questa mi mancava.
     
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  2. philosophe
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    di Fabrizio Merli

    Pd, candidature libere alle primarie per il sindaco

    Il giorno della verità sarà domenica 29 marzo Per partecipare bastano 300 firme di cittadini




    PAVIA. Da oggi a sabato, chi lo vorrà potrà proporre le candidature alla poltrona di sindaco di Pavia e i nomi verranno valutati alle primarie organizzate dal Partito democratico il 29 marzo. Questa è stata una delle prime indicazioni emerse dall’assemblea cittadina che si è svolta ieri sera al collegio Valla. La possibilità di candidarsi, oltre ai militanti del partito, sarà aperta anche al semplice cittadino a tre condizioni: che raccolga le firme del dieci per cento dell’assemblea cittadina, del dieci per cento degli iscritti del Pd pavese oppure che raccolga 300 firme di cittadini.
    All’assemblea cittadina si è giunti dopo un percorso che è stato avviato all’indomani della fine anticipata della giunta Capitelli. In particolare sono stati riuniti i cinque circoli nei quali si articola l’organizzazione cittadina del Partito democratico.
    Sul tappeto, prima di tutto, le motivazioni che hanno condotto alla crisi della precedente maggioranza. E poi le discussioni e i confronti sul nome ideale da candidare per contrastare il centrodestra, dato da subito per favorito.
    I nomi che sono balzati all’attenzione di iscritti e simpatizzanti sono stati quelli di Andrea Albergati, Antonio Sacchi e Antonio Ricci. A favore del presidente di Asm, ed ex sindaco di Pavia per due mandati, si è schierata la componente della ex Margherita, anche sulla base del ragionamento che a un sindaco di matrice diessina (la Capitelli) dovesse seguirne uno di origine della Margherita.
    A favore di Antonio Sacchi, invece, si è schierata una parte degli ex Ds, mentre per Antonio Ricci tifa, sopratutto, la componente di Libertà e Giustizia.
    Ma moltissimi, nell’organizzazione di base, hanno immediatamente reclamato la necessità delle primarie. Soprattutto tra i giovani. L’ultimo esempio è costituito dalla lettera di Giacomo Galazzo: «Cos’è il Partito democratico oggi?», si chiede il militante. «Credo tranquillamente - prosegue - di poter dire che la sfiducia della gente nei confronti del nostro partito è grande. Ora, guardando al quadro pavese, dobbiamo ammettere che la situazione non migliora. Noi stiamo per perdere la guida di questa città. E’ la democrazia dell’alternanza, che non funziona solo quando siamo all’opposizione. A questo punto possiamo seguire due strade. Accettarlo e andare rassegnati incontro alla mazzata del 6 giugno, oppure provare a dare una sterzata, un colpo di coda. E’ la nostra unica possibilità. E questo colpo di coda non può che iniziare dalle primarie». «Non possiamo permetterci di scegliere il candidato a porte chiuse. Lo deve scegliere la gente, perchè è per loro che esiste questo partito», conclude Galazzo.
    Il pensiero espresso in questa lettera, peraltro, è stato già espresso- e condiviso da altri esponenti del Pd, soprattutto da quelli più giovani, sia anagraficamente che con riguardo all’esperienza politica. Ed è rafforzato anche dall’immagine del probabile candidato antagonista: il ventinovenne Alessandro Cattaneo.
     
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    «Albergati e Sacchi lascino»
    Centrodestra e Campari chiedono le dimissioni da Asm e Fraschini.
    I candidati alle primarie: «Prematuro discutere del problema»

    Il duo Albergati-Sacchi per palazzo Mezzabarba? Va bene, ma si devono dimettere dalle rispettive cariche, ossia presidente di Asm e vice presidente vicario della fondazione Fraschini. Lo chiedono, o meglio lo auspicano, gli antagonisti del Pd. Inizia Luigi Greco (Forza Italia): «Dò per scontato che entrambi lasceranno immediatamente il loro incarico. Confido nella loro correttezza istituzionale perchè sarebbe poco corretto correre per le primarie e per l’elezione del sindaco rivestendo le due cariche. Quindi credo che lunedì annunceranno le dimissioni». Per Dante Labate (An): «Certamente fare la campagna elettorale da una posizione che può avere dei vantaggi elettorali non è correttissimo. Sarebbe opportuno che, viste le persone di cui si parla e le loro caratteristiche di moralità indiscussa, facessero un gesto di dimissioni rispetto alle loro posizioni attuali. L’indicazione di Albergati, comunque, dimostra che nel Pd non esiste ricambio generazionale e, soprattutto, sta a indicare che nei rapporti tra ex Margherita ed ex Ds, il senatore Bosone ha preso il sopravvento». Secondo Irene Campari (ex consigliere di sinistra indipendente), Albergati e Sacchi «andrebbero alla campagna elettorale in posizione evidentemente di vantaggio, con cariche istituzionali dall’interno dell’amministrazione, e non sarebbe corretto nei confronti degli altri candidati e dell’elettorato. Penso, per fare un esempio, all’iniziativa per il 25 aprile che si terrà al Fraschini: Sacchi come si presenterà, come vice presidente della fondazione o come supporter della candidatura di Albergati alle primarie?». Per i protagonisti del “ticket”, il problema al momento non si pone. Dice Antonio Sacchi: «La fondazione Fraschini è una fondazione privata e io ho solo detto che collaborerò con la candidatura di Albergati. Non è detto che tale candidatura debba sostanziarsi in una carica istituzionale. Inoltre non c’è nessuna incompatibilità tra i due ruoli». Aggiunge Andrea Albergati: «Forse non è chiaro che non sono ancora candidato con una lista depositata in Comune, ho solo dato la possibilità di partecipare alle primarie del Pd. Il problema si porrà quando verrà ufficializzata la candidatura a sindaco. Comunque ho chiesto all’Asm di fare una verifica in questo senso».

    Fabrizio Merli, "La Provincia pavese", 6 marzo 2009
     
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  4. philosophe
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    Mi sembrano, francamente, prese di posizione ridicole. Un sindaco che corre per la riconferma non dovrebbe allora farsi più vedere in pubblico, nemmeno alle cerimonie ufficiali, perché potrebbe trarne vantaggio alle elezioni?
     
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  5. philosophe
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    Tre liste alla sinistra del Pd

    Movimenti e poche intese. I Grillini con la Campari



    Rifondazione vuole il candidato sindaco ma tratta coi comunisti italiani

    PAVIA. Nella cabina elettorale, il 6 e 7 giugno, i pavesi rischiano di trovare una scheda affollata di simboli. Infatti, se il Pd ha già annunciato che sarà affiancato da una o due liste civiche, se Ettore Filippi e Francesco Adenti stanno lavorando alle rispettive liste, l’area a sinistra del Partito democratico sta colmandosi di volti, iniziative e programmi. Rifondazione e i Comunisti italiani dovrebbero correre con un solo candidato (che viene reclamato dai primi). Irene Campari si presenterà con gli amici di Grillo. Valter Veltri e Giovanni Giovannetti con un’altra formazione che, per il momento, è ancora da definire. Infine l’Italia dei valori, se non si troverà la “quadra” con il Partito democratico, fa sapere che presenterà il proprio simbolo.
    Per il momento, i due partiti di sinistra che ragionano con una certa armonia sull’immediato futuro sono Rifondazione comunista e i Comunisti italiani. Per il Prc parla Pasquale Di Tomaso, ex capogruppo in consiglio comunale: «Abbiamo fatto incontri anche con l’Italia dei valori. Prima erano disponibili perchè dicevano “mai più con il Pd”; ora pare che preferiscano fare una lista per conto loro. Così stiamo lavorando sul programma insieme ai Comunisti italiani. Noi abbiamo chiesto al Pdci che il candidato sindaco sia nostro perchè siamo il partito più grande. La settimana prossima faremo il direttivo, entro fine mese l’assemblea degli iscritti e la decisione sui nomi».
    Martina Sollazzi, segretaria provinciale del Pdci, conferma: «Lavoriamo con Rifondazione su un percorso che va avanti da tempo, perchè i nostri ideali e le nostre aspirazioni per la città si assomigliano. Liste e nomib saranno l’ultima cosa, prima ci vuole un programma credibile. Per riportare, ad esempio, il lavoro a Pavia ed evitare che diventi un dormitorio».
    L’Italia dei Valori parla per bocca del responsabile provinciale, Claudio Aradori: «Dal livello nazionale al locale cerchiamo di essere in coalizione con il Pd; se non ci riusciremo, correremo da soli. Però non siamo d’accordo nè con chi dice “mai con chi ha fatto cadere la Capitelli” nè con chi afferma “mai con il Pd”. Ci stiamo confrontando con tutti, l’importante è potere incidere nel futuro governo della città».
    Irene Campari spiega: «Il nostro lavoro con il circolo Pasolini e il “meetup” di Grillo va avanti. Entro i primi giorni della prossima settimana scioglieremo le riserve per sindaco e programma, che seguirà il filo del mio lavoro in consiglio comunale: economia, lavoro e ambiente. Per il confronto con le altre forze politiche, ci sono stati contatti, ad esempio con Sinistra democratica, che però si sono risolti in un nulla di fatto quando Albergati ha annunciato la propria discesa in campo. Non ne sono dispiaciuta perchè è un momento in cui i valori di sinistra devono essere fatti passare attraverso organizzazioni più ampie dei partiti». Più vago, invece, Valter Veltri, che opera insieme a Giovanni Giovannetti: «Stiamo verificando le condizioni. Se troveremo la disponibilità di cittadini che vogliano ridare una speraza a Pavia, bene. Se non vi saranno le condizioni, ne dovremo discutere». Nel frattempo, sul blog di Giovannetti, compaiono punzecchiature, come l’intervento di un let
     
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  6. lou grant
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    CITAZIONE (philosophe @ 6/3/2009, 09:27)
    Mi sembrano, francamente, prese di posizione ridicole. Un sindaco che corre per la riconferma non dovrebbe allora farsi più vedere in pubblico, nemmeno alle cerimonie ufficiali, perché potrebbe trarne vantaggio alle elezioni?

    Questa mania del conflitto di interessi che hanno quelli del centrodestra...

    Ma si rendono conto che la gente ha ben altri problemi? :B):

    CITAZIONE (philosophe @ 7/3/2009, 09:42)
    Tre liste alla sinistra del Pd

    Movimenti e poche intese. I Grillini con la Campari



    Rifondazione vuole il candidato sindaco ma tratta coi comunisti italiani

    PAVIA. Nella cabina elettorale, il 6 e 7 giugno, i pavesi rischiano di trovare una scheda affollata di simboli. Infatti, se il Pd ha già annunciato che sarà affiancato da una o due liste civiche, se Ettore Filippi e Francesco Adenti stanno lavorando alle rispettive liste, l’area a sinistra del Partito democratico sta colmandosi di volti, iniziative e programmi. Rifondazione e i Comunisti italiani dovrebbero correre con un solo candidato (che viene reclamato dai primi). Irene Campari si presenterà con gli amici di Grillo. Valter Veltri e Giovanni Giovannetti con un’altra formazione che, per il momento, è ancora da definire. Infine l’Italia dei valori, se non si troverà la “quadra” con il Partito democratico, fa sapere che presenterà il proprio simbolo.
    Per il momento, i due partiti di sinistra che ragionano con una certa armonia sull’immediato futuro sono Rifondazione comunista e i Comunisti italiani. Per il Prc parla Pasquale Di Tomaso, ex capogruppo in consiglio comunale: «Abbiamo fatto incontri anche con l’Italia dei valori. Prima erano disponibili perchè dicevano “mai più con il Pd”; ora pare che preferiscano fare una lista per conto loro. Così stiamo lavorando sul programma insieme ai Comunisti italiani. Noi abbiamo chiesto al Pdci che il candidato sindaco sia nostro perchè siamo il partito più grande. La settimana prossima faremo il direttivo, entro fine mese l’assemblea degli iscritti e la decisione sui nomi».
    Martina Sollazzi, segretaria provinciale del Pdci, conferma: «Lavoriamo con Rifondazione su un percorso che va avanti da tempo, perchè i nostri ideali e le nostre aspirazioni per la città si assomigliano. Liste e nomib saranno l’ultima cosa, prima ci vuole un programma credibile. Per riportare, ad esempio, il lavoro a Pavia ed evitare che diventi un dormitorio».
    L’Italia dei Valori parla per bocca del responsabile provinciale, Claudio Aradori: «Dal livello nazionale al locale cerchiamo di essere in coalizione con il Pd; se non ci riusciremo, correremo da soli. Però non siamo d’accordo nè con chi dice “mai con chi ha fatto cadere la Capitelli” nè con chi afferma “mai con il Pd”. Ci stiamo confrontando con tutti, l’importante è potere incidere nel futuro governo della città».
    Irene Campari spiega: «Il nostro lavoro con il circolo Pasolini e il “meetup” di Grillo va avanti. Entro i primi giorni della prossima settimana scioglieremo le riserve per sindaco e programma, che seguirà il filo del mio lavoro in consiglio comunale: economia, lavoro e ambiente. Per il confronto con le altre forze politiche, ci sono stati contatti, ad esempio con Sinistra democratica, che però si sono risolti in un nulla di fatto quando Albergati ha annunciato la propria discesa in campo. Non ne sono dispiaciuta perchè è un momento in cui i valori di sinistra devono essere fatti passare attraverso organizzazioni più ampie dei partiti». Più vago, invece, Valter Veltri, che opera insieme a Giovanni Giovannetti: «Stiamo verificando le condizioni. Se troveremo la disponibilità di cittadini che vogliano ridare una speraza a Pavia, bene. Se non vi saranno le condizioni, ne dovremo discutere». Nel frattempo, sul blog di Giovannetti, compaiono punzecchiature, come l’intervento di un let

    La rissa dei moscerini...
     
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    I moscerini son quelli che ti han fatto vincere le elezioni 4 anni fa.
     
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  8. lou grant
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    E che stanno consegnando al Pdl Pavia oggi...
     
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    Lou ma la conosci la situazione politica pavese, almeno a grandi linee??

    Filippi, tanto per fare un esempio, faceva parte del PD. La Capitelli, tanto per fare un esempio, appartiene al PD.
    Lo sfascio della politica pavese si chiama PD. Adesso, citandoti, se vuoi parlare per slogan fai pure. Se invece vuoi parlare da persona informata leggiti l'archivio della Provincia pavese dell'ultimo mese e controlla le dichiarazioni del PD pavese sulle eventuali alleanze e poi ne riparliamo.
     
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    E' davvero incredibile dire una cosa così... Io credo che Lou scherzi!
     
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  11. lou grant
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    CITAZIONE (alepavia @ 7/3/2009, 16:27)
    E' davvero incredibile dire una cosa così... Io credo che Lou scherzi!

    Ti pare possibile?

    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 7/3/2009, 16:04)
    Lo sfascio della politica pavese si chiama PD.

    Quindi contro lo sfascio tifiamo centrodestra?

    Io continuo, a Pavia e a livello nazionale a non capire che obiettivi reali cerca chi vuol fare politica a partire da organizzazioni minuscole, e perennemente in guerra tra loro.

    Immagino che servano a un bisogno di identità, quindi esistenziale. Ma l'utilità per la città (e per il Paese) mi sfugge. Qui la lotta è tra centrodestra e centrosinistra, e non altra. A Pavia come a Roma.

    Comunque, mi sento libero di criticare elites politiche cittadine di cui conosco alla perfezione il poco valore e i dubbi obiettivi (Veltri, Rifondazione e i Comunisti), e di essere sospettoso verso elite che conosco meno bene, ma che si comportano allo stesso modo.

     
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  12. ancorafuser
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    CITAZIONE (lou grant @ 7/3/2009, 16:43)
    Comunque, mi sento libero di criticare elites politiche cittadine di cui conosco alla perfezione il poco valore e i dubbi obiettivi (Veltri, Rifondazione e i Comunisti), e di essere sospettoso verso elite che conosco meno bene, ma che si comportano allo stesso modo.

    Quindi non avrai problemi a spiegarmi, per favore, in cosa consista in 'grande' valore del PD e i suoi 'indubbi' obiettivi, soprattutto per la nostra Città.
    Perchè a me sfuggono sia la sua grandezza che la chiarezza dei suoi obiettivi.
     
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  13. philosophe
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    A me pare indiscutibile che le colpe di una probabile consegna della città alla Pdl sono del Pd.

    Prima, quando ancora si chiamava centrosinistra, il Pd ha sbagliato a scegliere il sindaco; poi, uno dei suoi membri ha affossato la Giunta un mese prima di quando sarebbe stato sensato farlo, quando cioè non ci sarebbe stato tempo per fare elezioni e ci sarebbe dunque stato un anno di commissario a far decantare e dimenticare le nequizie della sceriffa.

    Mi pare davvero iniquo prendersela con la sinistra.
     
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  14. lou grant
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    CITAZIONE (ancorafuser @ 7/3/2009, 17:07)
    CITAZIONE (lou grant @ 7/3/2009, 16:43)
    Comunque, mi sento libero di criticare elites politiche cittadine di cui conosco alla perfezione il poco valore e i dubbi obiettivi (Veltri, Rifondazione e i Comunisti), e di essere sospettoso verso elite che conosco meno bene, ma che si comportano allo stesso modo.

    Quindi non avrai problemi a spiegarmi, per favore, in cosa consista in 'grande' valore del PD e i suoi 'indubbi' obiettivi, soprattutto per la nostra Città.
    Perchè a me sfuggono sia la sua grandezza che la chiarezza dei suoi obiettivi.

    Francamente, non so cosa dire.

    Tranne che farò il poco che posso per evitare che la città vada a destra.

    Altri, ovviamente, sono liberi di scegliere diversamente.

    ps. Naturalmente, conoscendo la lingua italiana, sai bene che accusare il soggetto A di poca chiarezza e dubbi obiettivi, non significa affatto attribuire le opposte qualità al soggetto B, di cui io non ho parlato.

    CITAZIONE (philosophe @ 7/3/2009, 17:17)
    Mi pare davvero iniquo prendersela con la sinistra.

    E' come il famoso proverbio cinese. Tu prenditela sempre con loro, loro sanno perché....
     
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    Ah bon; allora scherzavi!
    E' assolutamente ingiusto e infondato quello che dici a proposito dei comunisti in generale e dei miei compagni pavesi!
    Mettila così, comunque: vediamo se la destra coi nomadi coi writers, con gli studenti che bevono in piazza ecc. riesce ad essere più repressiva; se riescono a gestire peggio i vigili urbani, il traffico ecc.
     
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