P I A C E N Z A

Chi non salta e' un piacentino

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    CITAZIONE (alma ticinensis @ 7/6/2012, 16:15) 
    Grande amarezza da parte del gruppetto di tifosi presenti in Tribunale

    :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D
     
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    Calcio: asta deserta, Piacenza scompare
    (ANSA) - PIACENZA - Adesso e' proprio finita: il Piacenza scompare dal calcio professionistico. Alla mezzanotte sono scaduti i termini dell'esercizio provvisorio e oggi i curatori fallimentari portano i registri in tribunale. A questo punto, i giocatori sono automaticamente svincolati. Le forze economiche locali hanno ignorato gli appelli rivolti loro e nessuno si e' fatto carico della situazione, benche' - all' ultima asta - si partisse da 50mila euro e da un esborso globale di circa 500mila euro.
     
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    cosa non farebbero pur di non scontare 11 punti di penalizzazione :P

    CITAZIONE (maxzuppa @ 19/6/2012, 13:30) 
    il Piacenza scompare dal calcio professionistico. Alla mezzanotte sono scaduti i termini dell'esercizio provvisorio e oggi i curatori fallimentari portano i registri in tribunale. A questo punto, i giocatori sono automaticamente svincolati

    Visconti? Ok, non porta contributi, ma l'è bon, per i contributi prenderemo qualcun altro... :rolleyes:
     
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  4. alma ticinensis
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    CITAZIONE (ZuppaAllaPavese @ 19/6/2012, 14:06) 
    cosa non farebbero pur di non scontare 11 punti di penalizzazione :P

    CITAZIONE (maxzuppa @ 19/6/2012, 13:30) 
    il Piacenza scompare dal calcio professionistico. Alla mezzanotte sono scaduti i termini dell'esercizio provvisorio e oggi i curatori fallimentari portano i registri in tribunale. A questo punto, i giocatori sono automaticamente svincolati

    Visconti? Ok, non porta contributi, ma l'è bon, per i contributi prenderemo qualcun altro... :rolleyes:

    QUOTO!
     
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    CITAZIONE (maxzuppa @ 19/6/2012, 13:30) 
    .... nessuno si e' fatto carico della situazione, benche' - all' ultima asta - si partisse da 50mila euro e da un esborso globale di circa 500mila euro.

    ..strano che non si sia fatto vivo il cartello di imprenditorissimi che vuole il PV per la stessa cifra...
     
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  6. lou grant
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    CITAZIONE (froups @ 19/6/2012, 15:26) 
    CITAZIONE (maxzuppa @ 19/6/2012, 13:30) 
    .... nessuno si e' fatto carico della situazione, benche' - all' ultima asta - si partisse da 50mila euro e da un esborso globale di circa 500mila euro.

    ..strano che non si sia fatto vivo il cartello di imprenditorissimi che vuole il PV per la stessa cifra...

    Giusta riflessione.
     
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    Ticinello ma so stradlei!

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    http://www.piacenzacalcio.net/showthread.p...cordiamo-cos%EC
     
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  8. serse cosmico
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    Il Fisa come sempre mi ha anticipato .....

    Dallo stesso forum :

    Oggi pomeriggio ho scritto tre righe per un sito sul quale scrivo qualche scemenza ogni tanto, ho voluto parlare della mia storia di tifoso del Piace, di come è nata questa mia grande passione. Una cosa del tutto personale che non interessa sicuramente a nessuno, ma che mi piace condividere anche con voi:


    Io & il mio Piace, la nostra storia straordinaria

    Il mio Piace se ne va, per sempre. Oggi è arrivata soltanto l’ufficialità, la morte cerebrale, ma la squadra di calcio per la quale faccio il tifo da oltre vent’anni era in coma irreversibile da tempo e chi ha provato a curarla negli ultimi anni aveva soltanto l’interesse di appropriarsi dei suoi organi. Nessuno ha mai provato realmente a salvarlo, nessuno.

    Il mio Piace è stato mal nutrito e mal curato durante gli ultimi anni della scellerata gestione fabrizio Garilli (minuscolo, grazie), che altri non è che il figlio dell’indimenticabile e indimenticato Ingegner Leonardo, ‘l’Uomo dei Sogni’ se chiedete a qualsiasi piacentino. Io piacentino non lo sono e non ho mai avuto nessun legame stretto con la città emiliana, ebbi la fortuna (e nonostante tutto sottolineo ‘fortuna’) di avere un colpo di fulmine tra il 1990 e il 1991 con la pagina dell’album Panini dedicata al Piacenza, una squadra che da anni faceva su e giu’ tra B e C1. Iniziai a seguirla con simpatia senza peraltro trascurare la Fiorentina, la squadra della mia città che mio padre mi portava a vedere al vecchio Stadio Comunale una domenica si e l’altra anche. Ma qualcosa stava cambiando presto, il Piacenza grazie al suo guru Giampietro Marchetti acquistò dall’Udinese Antonio De Vitis, un attaccante pugliese che certamente ebbe il merito di accrescere in me la passione per il Piace, perché i suoi (bei, tanti) gol erano visibili il lunedì nell’imperdibile ‘A Tutta B’ (con Gianni Vasino & Mariolino Corso, poi Paganini e Brighenti), e quindi fu stupefacente agli occhi di un bambino di dieci anni scoprire che quelle figurine che rappresentavano una squadra di una città a me lontana e fin lì sconosciuta e che erano sempre state appiccicate a quella pagina di quell’album, si muovevano, avevano una maglia diversa quando giocavano in trasferta e addirittura segnavano, ma al tempo stesso le ritrovavo lì nel mio album ogni volta che lo aprivo. Con a fianco quella lupa.

    Un altro colpo di fortuna (e nonostante tutto ri-sottolineo ‘fortuna’) alimentò la mia passione per il Piace . Mio padre lavorava per una casa editrice e conosceva rappresentanti della stessa in varie zone d’Italia. Ad esempio? Piacenza appunto. E sempre fortuna volle che il collega della città ex capitale ducale era un appassionato tifoso del Piace che alla notizia di un bambino che nei dintorni di Firenze seguiva il Piace si convinse ad invitare tutta la mia famiglia per una domenica piacentina: io, lui e mio padre allo stadio, mia madre, mia sorella e sua moglie in giro per la città. E così fu la mia prima volta alla ‘Galleana’, 31 Maggio 1992, Piacenza-Brescia 1-1 con gol neanche a dirlo di Totò De Vitis. Il Brescia conquistò la promozione, la gara fu interrotta per invasione dei tifosi bresciani, uscire dallo stadio fu un serio problema, ma quel giorno resterà comunque indelebile nella mia mente.

    L’anno seguente i miei pensieri si contrapposero, il Piacenza disputò ‘LA’ stagione di Serie B, con Gigi Cagni che guidò alla promozione una squadra ben costruita composta da uomini prima che da grandi calciatori, la Fiorentina retrocesse clamorosamente con Batistuta, Laudrup ed Effemberg. Quindi le parti si invertirono, il Piace a San Siro e all’Olimpico, la Viola a battagliare ad Andria e ad Acireale. Fu irreale, ricordo ancora la prima giornata: Serie A, Piacenza-Torino 0-3; Serie B, Palermo-Fiorentina 0-3. Io ero piu’ deluso per l’amaro esordio in A di quello che da lì in poi sarebbe stato il ‘mio’ Piace, che contento per la prima vittoria della squadra della mia città in B. La prima stagione in A l’ho vissuta con passione enorme, con sempre indosso quella maglia color papavero che avevo acquistato in un negozio fiorentino ben fornito dell’epoca, sempre attaccato alla radiolina con a fianco amici che prima non capivano, prendevano in giro, poi si resero conto della grandezza di quella piccola squadra senza stranieri che sputò sangue su tutti i campi della A, sempre a testa alta, e nel loro piccolo se ne appassionarono, esultando spesso con me per i gol e le vittorie di quel piccolo Piace.

    Ma quella stagione si concluse nel modo piu’ amaro possibile, con una retrocessione ingiusta, frutto di un bel biscotto in un Milan-Reggiana 0-1, 1 maggio 1994, che per il tifoso del Piace non è solo il giorno della morte di Ayrton Senna, ma molto di piu’. Una delusione incommentabile che mi strinse ancor di piu’ a quella squadra, tanto che la stagione successiva, quando le parti tornarono ad invertirsi (Fiorentina in A, Piace in B) non ebbi dubbi su quale realmente fosse la mia squadra da tifare, da lì per sempre, fino ad oggi, e non dovetti nemmeno decidere perché non fui guidato dalla ragione ma dall’istinto, dal cuore, dalla passione. Il Piace sarebbe diventato il mio unico amore, mi avrebbe accompagnato per anni e anni, fatti si di domeniche davanti a Telepiu’, Stream o Sky, ma anche di giornate passate in auto per raggiungere il Garilli o qualsiasi stadio in cui il Piace avrebbe giocato per tutti questi anni tra Toscana, Emilia Romagna ed Umbria, con un paio di puntate a San Siro e al Delle Alpi. Entrare un giorno nel settore ospiti dello Stadio di Firenze fu un emozione unica, qualcuno mi riconobbe, mi disse che ero un pazzo. Ero davvero pazzo di te mio caro Piace, ti ho amato all’inverosimile e ti ho spesso messo in cima alle mie priorità, fino a che qualcosa, qualcuno ha distrutto tutto. Ricordo ogni singolo momento, ogni singolo giocatore, ogni singolo calcolo matematico e tabella d’aprile o di maggio fatta sul diario di classe per capire se quell’ anno ci saremmo salvati o se quell’altro saremmo stati promossi, provo ancora forti emozioni nel rivedere certi gol, certe partite, ho festeggiato dalla curva del tuo stadio una promozione in A, ma anche due amarissime retrocessioni; stare qui a ricordare i mille highlights della mia storia con te non avrebbe senso, non ora, sarebbe solo doloroso; come dicono i Coach di pallacanestro rivolgendosi al tavolo: “Ho bisogno di un timeout”.

    Nel frattempo sono cresciuto e probabilmente ho un po’ ristabilito la gerarchia delle priorità, ma tu sei sempre stato lassu’ in alto, zona Champion’s League, fino a pochissimi mesi fa. Non ti ho tradito, non ti ho dimenticato, ho solamente avvertito un po’ di nausea quando parlare di te non corrispondeva piu’ a parlare di calcio ma di mille altre cose che col calcio e con la passione dovrebbero entrarci poco. Per fortuna nell’anno appena conclusosi degli appassionati e squattrinati ragazzini mi hanno convinto che non era tempo di mollare, non ancora, ma sapevo che l’agonia era solo rimandata.
    Ed eccoci qua, a commentare il tuo addio. Forse rinascerai dalle categorie piu’ basse, magari sarai piu’ forte di prima, o forse sarà solo un clone di te stesso, ed io che non sono originario della tua città, seppur negli anni abbia imparato a conoscere meglio e ad apprezzare lei e la sua gente, sento di poter avere delle difficoltà in piu’ a riavvicinarmi a te, o al clone di te stesso appunto. O forse lo farò con ancora piu’ passione, al momento è davvero impossibile dirlo.

    Magari un giorno mio figlio aprirà un album di figurine e ci sarai di nuovo tu, con lo stesso abito e gli stessi colori.
     
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  9. lou grant
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    Che bella testimonianza!
     
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    Il 1 maggio 1994, giorno della morte di Senna e del Piace in B a favore della Reggiana che fece la torta a San Siro con il Milan, ebbi la fortuna di essere a Reggio Emilia a vedere un concerto dei Nomadi. A fine concerto finirono anche le partite di serie A e tornando alla macchina fu stupendo unirsi ai reggiani che esultavano!
     
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  11. piop
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    CITAZIONE (lou grant @ 19/6/2012, 21:01) 
    Che bella testimonianza!

    lè una lania ca finisa pù.

    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 19/6/2012, 21:01) 
    Il 1 maggio 1994, giorno della morte di Senna e del Piace in B a favore della Reggiana che fece la torta a San Siro con il Milan, ebbi la fortuna di essere a Reggio Emilia a vedere un concerto dei Nomadi. A fine concerto finirono anche le partite di serie A e tornando alla macchina fu stupendo unirsi ai reggiani che esultavano!

    questa è una bella testimonianza.
     
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    Ripartire dopo un fallimento non è mai facile. Piacenza e Pergocrema ci provano con ambizioni simili, ma al tempo stesso progetti differenti. I cremaschi sono al lavoro per ripartire dalla Serie D; mentre in casa piacentina ci si interroga ancora su quale sia la categoria da scegliere per ripartire. Molti tifosi vorrebbero far ripartire i biancorossi dalla LibertaSpes, formazione piacentina militante in Eccellenza. Il tutto avverrebbe cambiando denominazione in Lupa Piacenza con l'assunzione dei colori biancorossi e facendo domanda di giocare allo stadio Garilli. L'alternativa a questa ipotesi è rappresentata dall'Atletico Pro Piacenza che milita invece in Serie D. L'Atletico offre una categoria più importante rispetto alla LibertaSpes, ma il progetto qui non è ancora decollato.
     
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  13. fio_dla_nebia_58
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    cmq gente voi non ci crederete ma ho interrogata la valanga di piacentini che seguono il calcio e che lavorano all'energetico, al di la di qualche generico "mi spiace peccato" è stato solo un grande ma chi se ne frega oppure peggio per loro , tutti avevano in testa la loro squadra di riferimento dei minorati
     
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  14. Vallone sconvolto
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    CITAZIONE (maxzuppa @ 19/6/2012, 13:30) 
    Calcio: asta deserta, Piacenza scompare
    (ANSA) - PIACENZA - Adesso e' proprio finita: il Piacenza scompare dal calcio professionistico. Alla mezzanotte sono scaduti i termini dell'esercizio provvisorio e oggi i curatori fallimentari portano i registri in tribunale. A questo punto, i giocatori sono automaticamente svincolati. Le forze economiche locali hanno ignorato gli appelli rivolti loro e nessuno si e' fatto carico della situazione, benche' - all' ultima asta - si partisse da 50mila euro e da un esborso globale di circa 500mila euro.

    questa è una notizia che mette molta tristezza, se ne va un pezzo di storia, un pezzo della nostra vita e anche se i piacentini non posso proprio vederli, inutile negare che a noi tutti ci manchino un po', come l'acqua nel deserto. col piace muore un po' qualcosa anche dentro di noi, diversa da noi, ma pur sempre "nostra" :(
     
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  15. fio_dla_nebia_58
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    vallone VDVC :D sei come il nuovo entrato che si strugge per gli altri tifosi che hanno la squadra fallita ?
     
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156 replies since 31/1/2008, 16:20   5028 views
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