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lou grant.
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Magari se ci si smettessi di martellarsi sui c... anche a sinistra, si riderebbe e sogghignerebbe di meno, ma forse si vincerebbe di più . -
philosophe.
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Magari se ci si smettessi di martellarsi sui c... anche a sinistra, si riderebbe e sogghignerebbe di meno, ma forse si vincerebbe di più
Lou, purtroppo non ci resta che il sorriso. E guarda che nella tornata elettorale che dà il titolo al thread è il Pd la punta più avanzata del martellarsi i cocones.. -
lou grant.
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Mah, Phil, mi pare che ci sia un certo allegro cupio dissolvi, non dissimile da quello che si legge qua e là su internet.
Qualcuno poi dovrà decidere se gli piace più l'autoritarismo o la libera discussione, più la democrazia interna o l'obbedienza carismatica. Che un partito discuta prima di scegliere un candidato, non solo non è ridicolo, come alcuni sembrano pensare qui, non solo non è sbagliato, ma è giusto e sano.
Altrimenti ci sono sempre i partiti dove decide uno solo. Che, perlatro, in Italia sono la stragrande maggioranza, a destra e a sinistra, quindi non è nemmeno difficile trovarne uno. Ma finché ce n'è almeno uno di partito "vero", dove le lotte, anche di potere perché no, sono alla luce del sole, sarebbe almeno giusto rispettarlo.. -
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SEL ha scelto il suo candidato 2 mesi...e non l'ha scelto Vendola da Bari... . -
fabiettozuppaiolo.
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Magari se ci si smettessi di martellarsi sui c... anche a sinistra, si riderebbe e sogghignerebbe di meno, ma forse si vincerebbe di più
Lou, purtroppo non ci resta che il sorriso. E guarda che nella tornata elettorale che dà il titolo al thread è il Pd la punta più avanzata del martellarsi i cocones.
ha ragione Phil e lo dico senza sogghigno.. -
lou grant.
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Pazienza, anche voi un giorno vedrete la luce.... -
fio_dla_nebia_58.
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lou non è questione di vedere la luce , soprattutto nessuno critica la dialettica interna figuriamoci , quella deve esserci ed anche aspra, però un conto è la dialettica, un conto è un minimo sindacale di coesione di partito .
Al di la di questo poi mi devi spiegare cosa vorrà fare il pd da grande , metafora che sta a significare quali alleanze vuole fare non solo per cacciare il nano ma eventualmente per governare, confesso la mia inadeguatezza mentale ma proprio non riesco a capire .
Io posso sbagliarmi ma a me sembra che le differenti posizioni che ci sono nel vertice del partito alla fine si ripetano paro paro anche a livello locale e generano dubbi nel corpo elettorale, ripeto posso sbagliarmi, guarda che sono stato fin troppo tenero perchè quella ad esempio tra dalema e veltroni non mi sembra affatto una normale differenza di opinioni...... -
philosophe.
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Mah, Phil, mi pare che ci sia un certo allegro cupio dissolvi, non dissimile da quello che si legge qua e là su internet.
Qualcuno poi dovrà decidere se gli piace più l'autoritarismo o la libera discussione, più la democrazia interna o l'obbedienza carismatica. Che un partito discuta prima di scegliere un candidato, non solo non è ridicolo, come alcuni sembrano pensare qui, non solo non è sbagliato, ma è giusto e sano.
Altrimenti ci sono sempre i partiti dove decide uno solo. Che, perlatro, in Italia sono la stragrande maggioranza, a destra e a sinistra, quindi non è nemmeno difficile trovarne uno. Ma finché ce n'è almeno uno di partito "vero", dove le lotte, anche di potere perché no, sono alla luce del sole, sarebbe almeno giusto rispettarlo.
Lou, stai spostando il discorso sul piano dei principi, ma la realtà provinciale è più concreta, come anche Fabio ti potrà confermare.
Il cupio dissolvi è proprio della classe dirigente, che, a tre mesi dalle elezioni, non ha ancora convocato le primarie (a cui è obbligata), rimane appesa alla decisione che non giunge mai di uno solo e sta lavorando per arrivare agli occhi degli elettori ancora più divisa di quanto sia il centrodestra provinciale.. -
fabiettozuppaiolo.
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Mah, Phil, mi pare che ci sia un certo allegro cupio dissolvi, non dissimile da quello che si legge qua e là su internet.
Qualcuno poi dovrà decidere se gli piace più l'autoritarismo o la libera discussione, più la democrazia interna o l'obbedienza carismatica. Che un partito discuta prima di scegliere un candidato, non solo non è ridicolo, come alcuni sembrano pensare qui, non solo non è sbagliato, ma è giusto e sano.
Altrimenti ci sono sempre i partiti dove decide uno solo. Che, perlatro, in Italia sono la stragrande maggioranza, a destra e a sinistra, quindi non è nemmeno difficile trovarne uno. Ma finché ce n'è almeno uno di partito "vero", dove le lotte, anche di potere perché no, sono alla luce del sole, sarebbe almeno giusto rispettarlo.
Lou, stai spostando il discorso sul piano dei principi, ma la realtà provinciale è più concreta, come anche Fabio ti potrà confermare.
Il cupio dissolvi è proprio della classe dirigente, che, a tre mesi dalle elezioni, non ha ancora convocato le primarie (a cui è obbligata), rimane appesa alla decisione che non giunge mai di uno solo e sta lavorando per arrivare agli occhi degli elettori ancora più divisa di quanto sia il centrodestra provinciale.
già, confermo il tutto, ed è un vero peccato, in quanto esiste una forza in crescita e una tutto sommato solida dal punto di vista numerico a cui basterebbe un minimo di unità per essere la guida a una sfida difficile, ma che potrebbe rappresentare un bel banco di prova. Sembra quasi che queste Primare il PD non le voglia.. -
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Sabato 19 febbraio presenterò alla stampa la mia candidatura alla presidenza della Provincia di Pavia per le elezioni provinciali del 15 maggio. L'appuntamento è per le alle ore 12.30 presso il bar Pane e Salame di Corso Carlo Alberto 72 a Pavia.
La mia candidatura è maturata “strada facendo” sul territorio. Come senatore eletto nella nostra provincia sono sempre stato presente sulle problematiche pavesi, mettendomi a disposizione per cercare soluzioni. Quella che ci porterà alle elezioni del 15 maggio sarà una campagna elettorale che si giocherà sicuramente sul tema del lavoro e dell’occupazione, impossibili senza un vero sviluppo economico della nostra provincia. Quattro le parole chiave: innovazione, cultura, ambiente e solidarietà e quattro “Sistemi Territoriali”organizzati in rete. Serve una condivisione vera di valori e obiettivi verso cui indirizzare tutte le risorse economiche, umane e sociali: tre “capitali”che sempre devono correre paralleli. Oggi più che mai serve un progetto che guardi al di là degli schieramenti consolidati perchè il mondo sta cambiando e la politica spesso non se ne rende conto, impegnata com’è a lavarsi i suoi panni sporchi in casa mentre la crisi ci toglie soldi e lavoro. Insomma, abbiamo bisogno di una vera “rigenerazione territoriale”e non di una asfittica routine amministrativa. Finalmente inizieremo a parlare al territorio proponendo i temi forti su cui costruire il nostro futuro. Vorrei proporre di farlo in una serata in cui tutti con un video, un messaggio, una foto o quel che si vuole possano portare un’idea, uno spunto o anche la semplice segnalazione di ciò che non va. E, poi, davvero sarà un lungo viaggio che ci porterà un po’ ovunque a incontrare gente, problemi e opportunità. Lo so che è impegnativo, ma, chi mi conosce, sa che sono ostinato e quando mi impegno difficilmente mollo l’osso.
Daniele Bosone. -
philosophe.
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Il 20 andate a votare alle primarie? Chi votate? Io voterò Osculati. . -
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idem . -
alma ticinensis.
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Anch'io. . -
lou grant.
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Sono via e non posso votare. Il che mi toglie dall'imbarazzo. Penso avrei votato scheda bianca. . -
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Ho altro da fare .
