sempre in tema di autovelox

ancora di salvezza per vallone e sacil

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  1. Vallone sconvolto
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    Ai danni degli automobilisti: autovelox truffa in molti Comuni

    Autovelox truffa in molti Comuni, alti introiti per casse in deficit con gli apparecchi ultrasensibili Trecento denunciati in Abruzzo. L' AQUILA.
    Passava per un uso improprio degli Autovelox l'astuta forma di autofinanziamento escogitata da alcuni piccoli Comuni abruzzesi che, come tanti, sono costretti ogni anno a fare i conti con le scarse entrate del bilancio. Una trovata che, incidendo sulle tasche di ignari automobilisti frettolosi, finiva per diventare una importante voce di bilancio, portando nelle casse comunali cospicue somme di denaro: in un anno anche mezzo miliardo. Autovelox, forniti e gestiti attraverso una societa' privata, che venivano tarati per un' elevata sensibilita' , con il risultato, a esempio, di multe di 200 mila lire per una velocita' di 44 chilometri orari, superiore di soli 4 chilometri a quella consentita. Multe che, in alcuni casi arrivavano anche al mezzo milione. Contro questo abuso nell' impiego degli Autovelox si e' mosso il Compartimento Abruzzo Molise della polizia stradale che, al termine di indagini, ha denunciato circa 300 persone tra amministratori e vigili urbani dei Comuni interessati, oltre 200 dei quali per abuso d' ufficio e una sessantina per peculato. Per usurpazione di titolo sono stati invece denunciati i responsabili della ditta di Desenzano del Garda (Brescia) che aveva fornito gli Autovelox alle amministrazioni comunali e che per conto di queste gestiva il servizio sia di installazione degli apparecchi, sia di riscossione delle multe elevate, con divisione fifty fifty degli introiti. Le irregolarita' riscontrate dalla Polstrada consistevano nel fatto che gli accertamenti tramite Autovelox sono consentiti soltanto se attuati e certificati da pubblici ufficiali, cosa che in questi casi, invece, non sarebbe mai avvenuta. I vigili urbani o gli amministratori dei vari Comuni si limitavano a sottoscrivere i verbali che venivano redatti dalla societa' che aveva loro affidato gli Autovelox e che provvedeva anche, tramite terminale Videotel, a rintracciare i proprietari delle auto contravvenzionate, con relativi indirizzi. "Anche l' accordo che consentiva alla ditta privata di incassare parte del denaro proveniente dalle multe . ha spiegato il comandante del compartimento della Polstrada, generale Gaudenzio Truzzi, che ha coordinato le operazioni . era totalmente illegale poiche' esulava dall' obbligo di legge, previsto in questi casi, di utilizzare tali introiti esclusivamente per fini legati alla pubblica amministrazione". Nei locali della societa' di Desenzano del Garda, ora rilevata da un' altra ditta che fornisce gli stessi servizi ma che sostiene di non avere collegamenti con la precedente, gli agenti della Polstrada hanno trovato numerose foto di automobili con targa straniera per le quali attraverso il servizio Videotel non era possibile rintracciare i proprietari perche' residenti all' estero. Sembra che la societa' bresciana fornisse gli stessi servizi a Comuni medi e piccoli di mezza Italia.

     
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  2. philosophe
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    L’autovelox non perdona, pioggia di multe

    Centinaia di avvisi in arrivo per posta. Il sindaco: «E’ soltanto prevenzione»



    Il limite di velocità è a 70 chilometri l’ora e il laser è preciso

    STEFANO ROMANO

    BRESSANA. «Due multe in una settimana: la prima a 72 all’ora, la seconda a 83 con cinque punti tagliati dalla patente... Non stavo tornando a velocità folle dalla discoteca in piena notte: stavo solo andando a lavorare in colonna con un sacco di altri automobilisti». Racconti dalla Bressana-Salice, dove all’incrocio tra Bressana e la frazione Argine, dalla metà di gennaio, è stato installato un autovelox fisso che sta facendo strage di punti sulle patenti di chi, dalla fascia collinare d’Oltrepo, viaggia lungo la Bressana-Salice per raggiungere Pavia. «Da giorni le borse sono intasate da centinaia di avvisi di contravvenzione in tutto l’Oltrepo», confermano i portalettere che consegnano la posta nelle zone di Casteggio e prima collina. «Anche gli uffici della zona di Pavia sono intasati dalle raccomandate per la notifica delle contravvenzioni di Bressana», conferma una funzionaria delle Poste che per ovvie ragioni resta anonima. Ma davvero l’autovelox di Bressana è così “severo”? «E’ semplicemente tarato sui 70 chilometri orari che sono il limite massimo di velocità ad un incrocio particolarmente pericoloso dove in passato si sono verificati parecchi incidenti, anche gravi», risponde il sindaco di Bressana Eddy Latella. Le “vittime” dell’autovelox insinuano il dubbio che la postazione fissa sia stata piazzata per fare cassa piuttosto che prevenzione, visto che pizzica soprattutto chi la mattina va a lavorare lungo una delle principali direttrici di traffico dell’Oltrepo. «Niente di più falso - ribatte il sindaco -. Non abbiamo messo l’autovelox lungo un rettilineo che invita ad accelerare, ma in corrispondenza di un incrocio pericoloso. E l’abbiamo abbondantemente segnalato, perfino con un cartello parecchio più grande di quello prescritto dal codice della strada. Basta rispetare la velocità indicata su decine di cartelli e si evita la contravvenzione». L’autovelox di Bressana è attivo 24 ore su 24; non fa quindi distinzioni tra chi viaggia la notte su strade sgombre e chi, la mattina dei giorni feriali, si incolonna per andare al lavoro semplicemente seguendo l’auto che ha davanti. Davvero tutti gli autovelox sono tarati sulla velocità indicata nel tratto stradale di competenza? Il codice della strada prescrive che tutti gli apparatati elettronici di rilevamento della velocità siano tarati con una tolleranza del 5 per cento con un minimo di 5 chilometri orari. Nel caso di Bressana, ad esempio, chi viaggia a 76 chilometri orari si vede recapitare una multa con la contestazione di 71 chilometri orari. E basta viaggiare a 76 chilometri orari per raggiungere la quota i 81 chilometri orari che fa scattre il taglio di 5 punti sulla patente. Eppure non tutti gli autovelox, fissi o mobili che siano, sono tarati esattamente sul limite di velocità. Nessuno, per evidenti ragioni, può confermarlo ufficialmente, ma la prassi è di tarare il rilevatore elettronico con qualche chilometro orario di “bonus”: lo scopo è quello di sanzionare chi effettivamente sta viaggiando a velocità pericolose, condonando le infrazioni di chi, pur superando il limite di velocità, non corre come in pista. Ma davvero la sorveglianza elettronica serve a prevenire i rischi dell’alta velocità? I dati di Voghera sembrano confermarlo: giovedì le pattuglie della polizia locale hanno utilizzato il telelaser (l’autovelox mobile) per otto ore consecutive lungo tutte le strade d’accesso alla città e non hanno mai fermato automobilisti troppo veloci.
     
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  3. philosophe
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    Autovelox, nasce il «modulo Bressana»

    Mai visti così tanti ricorsi E il giudice di pace si adegua




    PAOLO FIZZAROTTI

    BRESSANA. Adesso arriva anche il «modulo Bressana». Nel mirino c’è l’autovelox sulla Ss 35 dei Giovi che da metà gennaio ha emesso più di 7000 multe. Gli automobilisti che ritengono di essere stati stangati ingiustamente, possono rivolgersi al giudice di pace di Casteggio e chiedere i moduli già pronti per fare opposizione. Dal canto loro Comune di Bressana e Polizia locale sono tranquillissimi. «Qui è tutto in regola - spiega il comandante dei vigili - Ma non possiamo certo impedire alla gente di fare ricorso».
    «Finora abbiamo ricevuto un centinaio di ricorsi - afferma la responsabile della cancelleria - ma ci sono indicazioni che potrebbero arrivarne molte di più: tanto che per discutere questo genere di cause sono stati fissati due giorni di udienza alla settimana, il martedì e il venerdì. Abbiamo preparato una modulistica, a disposizione di chi vuole fare ricorso: si può ritirare nei nostri uffici di Casteggio, in piazza Martiri della Libertà 8 b. L’orario di ufficio va dalle 8.30 alle 13.30, dal lunedì al sabato». Molti degli automobilisti contravvenzionati abitano lontano. «Lo sappiamo - prosegue il personale della cancelleria - Infatti chi vuole può telefonarci al numero 0383/890960: gli manderemo la documentazione via fax, risparmiandogli un viaggio a Casteggio. Però è chiaro che dopo avere compilato il modulo e avere allegato tutta la documentazione necessaria, gli automobilisti interessati dovranno venire a depositare i documenti di persona». Impossibile, per il momento, sapere quali sono gli orientamenti del giudice di pace di Casteggio, il dottor Giorgio Di Giorgi: si saprà solo dopo le prime sentenze. Sul caso-multe interviene anche la Federconsumatori. «Abbiamo chiesto al Comune di Bressana il contratto di appalto e tutta la documentazione relativa all’installazione dell’autovelox - afferma il segretario pavese Mario Spadini - Abbiamo il forte sospetto che ci sia una ditta esterna che in qualche modo trae un vantaggio dai verbali, come prova il fatto che le multe non partono da Bressana ma da Rimini. In attesa di verificare se questi sospetti sono fondati o meno, abbiamo fatto partire già numerosi ricorsi al giudice di pace di Casteggio e ne stiamo preparando uno collettivo». Commenti sulla vicenda? «Il problema è politico - afferma Spadini - Bisogna capire quali sono le motivazioni che hanno portato il Comune di Bressana a prendere una decisione così impopolare come emettere settemila multe in due mesi e mezzo: ma naturalmente non possiamo sindacare le loro scelte. Possiamo invece dire una cosa: se tutti i comuni della provincia installassero autovelox tarati così bassi, il traffico andrebbe definitivamente in tilt. Federconsumatori è sempre stata contraria a queste iniziative, che servono solo a fare cassa mascherandosi con la sicurezza stradale». Intanto l’ex maresciallo dei carabinieri di Casteggio, Franco Arnese, continua la sua battaglia per dimostrare che l’apparecchiatura di Bressana è irregolare. «Molte persone - spiega Arnese - sono state contravvenzionate perchè arrivavano da via Primo Maggio, che dalla stazione di Bressana si immette sulla Ss 35. In questa via non ci sono cartelli che segnalano l’autovelox che c’è sulla statale dei Giovi: chi svolta all’incrocio trova solo un cartello a 175 metri di distanza invece dei prescritti 400. A quel punto inizia a rallentare, ma non ci riesce e così si prende delle multe per avere superato il limite di 3 o 4 km/h. Un altro problema è dato dall’incrocio tra la Ss 35 e via Primo Maggio. Secondo la legge i cartelli che segnalano gli autovelox vanno messi prima e dopo l’incrocio: invece lì non si capisce se il cartello più lontano si riferisce alla Ss 35 o al prolungamento su via Primo Maggio». Arnese ha chiesto il supporto dell’ingegner Luigi Orsi. «Temperatura e umidità influiscono sul funzionamento degli autovelox - spiega Orsi - tanto che ogni macchina può operare solo in una ristretta scala di valori ed essere tarata su questi. Secondo me se la taratura non è frequente, le rilevazioni sono inaffidabili».
     
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  4. fiò_dla_nebia
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    ma dove si trova esattamente questo autovelox ? sulla strada per casteggio o per voghera ? ed a quale altezza ?
     
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  5. expavesotto
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    si trova da tutte due le parti appena dopo bressana vicino al locale notturno sulla statale
     
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  6. philosophe
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    CITAZIONE (fiò_dla_nebia @ 4/4/2009, 09:42)
    ma dove si trova esattamente questo autovelox ? sulla strada per casteggio o per voghera ? ed a quale altezza ?

    Sulla strada per Casteggio, alla fine della discesa del cavalcavia se arrivi da Pavia, appena dopo l'incrocio per Argine.

    In tutta questa polemica, su cui si trovano molti articoli nell'archivio della PP, non notate come si ometta regolarmente di dire che chi ha preso la multa ha superato i limiti di velocità? Si cavilla cioè se l'autovelox sia ben segnalato, come se si fosse tenuti a rispettare i limiti soltanto avendo cognizione dell'esistenza di un autovelox.

    Bene ha fatto la Fiorani, in risposta a una lettera qualche giorno fa, a ricordare che sulla stessa strada, solo un paio di chilometri più avanti, sono morti 4 ragazzi un paio di anni fa (una era mia compaesana). L'unico sopravvissuto è quello che, andando a folle velocità, li ha fatti fuori.
     
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    Io sono per qualche ritocchino alla normativa, nel senso che trovo assurdo che questi apparecchi siano segnalati. C'è il limite di velocità? Mi sembra sufficiente come avviso. I limiti vanno rispettati, altro che ricorsi.
    Idem per i semafori.
    Basta garantismo per sgarra.
    Riguardo al caso Bressana, secondo me già hanno fatto una concessione con il limite a 70 orari e con una tolleranza di 5 km/h.
     
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  8. philosophe
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    Autovelox, ricorsi a quota mille

    Gli avvocati sembrano certi: annullate le multe fino al 30 marzo Impianti gestiti da un privato, incassa circa 7,5 euro a verbale




    BRESSANA. Oltre mille ricorsi già presentati al giudice di pace di Casteggio che si è trovato costretto a triplicare le udienze civili. Un carico di lavoro straordinario per la magistratura. E la possibilità che tutte le contravvenzioni accertate fino al 30 marzo vengano cancellate. Insomma, l’«affaire autovelox» di Bressana resta agli onori delle cronache, mentre i legali dei ricorrenti (un automobilista su sette «beccati» dalle due postazioni fisse) stanno affilando le armi.
    La distanza. Secondo alcuni legali, dunque, solo il 30 marzo scorso l’amministrazione comunale di Bressana avrebbe provveduto a posizionare i cartelli che informano dell’autovelox alla giusta distanza. Ossia, 400 metri. «Gli autovelox devono sempre essere segnalati con sufficiente anticipo», è la sintesi di una sentenza della Cassazione abbastanza recente che mette uno stop agli autovelox utilizzati in maniera scorretta. Sentenza che, appunto, sottolinea che gli apparecchi devono essere segnalati agli automobilisti almeno 400 metri prima dal punto della loro collocazione. In caso contrario gli stessi autovelox possono venire sequestrati dall’autorità giudiziaria e i titolari della società di rilevamento rischiano l’incriminazione per truffa. Nel senso che le società private ricevono un compenso per ogni multa e quindi, almeno in teoria, sono interessate a «staccarne» il maggior numero possibile. Anche giocando sporco? E’ successo con i semafori dal «giallo» troppo breve, oppure dagli autovelox tarati in modo da ingannare gli automobilisti. E’ il caso di Bressana? Impossibile dirlo. Tuttavia non mancano le segnalazioni degli automobilisti multati (e sono diversi) per il superamento di 2-4 chilometri l’ora del limite. «Avevo la lancetta del contachilometri sui 70 giusti, e ho visto scattare il flash dell’autovelox», racconta uno di loro. Contachilometri mal tarato o autovelox mal tarato? Sta di fanno, che la multa è sempre più un affare.
    L’affaire autovelox. Insomma, fatti due calcoli, si dovrebbe arrivare alle 8-10mila contravvenzioni entro la fine del mese. Erano 7mila solo a marzo. Con una media di 50-100 euro per contravvenzione, arriviamo al milione di euro per il Comune di Bressana. Più o meno. Ma la ditta, quanto guadagna? La determina n. 331 del 6/10/2008 firmata dal dirigente comunale Luca Lovati lo spiega: la ditta vincente la gara di appalto era stata la «Project Automation SpA» di Monza, che aveva chiesto 7 euro e 56 centesimi per ogni contravvenzione per il superamento entro di oltre 40 km/h del limite e 3 euro e 36 centesimi per chi è rimasto entro i 10 km/h sopra il limite. Un guadagno tra i 40 e i 70mila euro. Una gara d’appalto curiosa nel suo svolgimento: cinque ditte non erano state ammesse perché avevano presentato, distrattamente, un’offerta difforme dal capitolato. L’altra ammessa, la Velocar Srl, aveva offerto esattamente il doppio della Project Automation, sbagliando in pieno l’offerta stessa. Non mancano altre anomalie, segnalate dai legali in alcuni ricorsi, ad esempio le notifiche di diverse contravvenzioni da parte di una società con sede a Rimini ed una frequente doppia notifica sia presso le abitazioni, sia presso i Comuni. Al punto che quello di Pavia ha previsto orari di apertura più lunghi per star dietro alle richieste... Infine, il problema della taratura, viste le molte contravvenzioni per lievi superamenti del limite (70 km/h).
     
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  9. nurelix
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    chi parla di limiti di velocità percorra la strada di bressana e poi se ne riparla. perdere 5 punti e pagare 170 euro perchè si va a 80 km su un rettilineo è UN FURTO BELLO E BUONO, non c'entra niente la prevenzione. guido da 22 anni, mai fatto incidenti, sono seria e responsabile, oltre che un'ottima guidatrice, modestia a parte ora grazie all'autovelox di bressana ho preso 7 multe in 40 giorni, vorrà pur dire qualcosa o no??? non si tratta di un incrocio pericoloso come sostiene il sindaco i bressana, ma di un rettilineo dove si potrebbe benissimo andare a 90 all'ora senza fare stragi. invece cosa hanno fatto?? hanno messo il limite dei 70 e per giunta i cartelli sono stati posti il 30 marzo, altrimenti non si spiegherebbe la marea di multe inflitte entro tale data.
    morale? io arrivavo da pavia a 80/85 all'ora, a 170 mt dall'autovelox mi trovo un cartello che mi impone di andare a 70, rallento ok, ma intanto la multa la prendo.
    QUESTA è PREVENZIONE?? O E' SOLO FAR CASSA???
    è rubare i soldi alla gente. ben vengano i ricorsi quindi perchè un conto è guidare con responsabilità, un altro è farsi fregare i soldi da un sindaco stronzo.
     
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    CITAZIONE (nurelix @ 13/5/2009, 00:42)
    grazie all'autovelox di bressana ho preso 7 multe in 40 giorni, vorrà pur dire qualcosa o no???

    Sì, che non guardi i cartelli e te ne fotti dei limiti

    CITAZIONE (nurelix @ 13/5/2009, 00:42)
    non si tratta di un incrocio pericoloso come sostiene il sindaco i bressana, ma di un rettilineo dove si potrebbe benissimo andare a 90 all'ora senza fare stragi

    Ho abitato per 25 anni a 50 metri da quell'incrocio, ti assicuro che E' pericoloso perchè tutti passavano di lì come se fossero in autodromo[/QUOTE]

    CITAZIONE (nurelix @ 13/5/2009, 00:42)
    invece cosa hanno fatto?? hanno messo il limite dei 70 e per giunta i cartelli sono stati posti il 30 marzo, altrimenti non si spiegherebbe la marea di multe inflitte entro tale data.

    C'erano già da prima

    CITAZIONE (nurelix @ 13/5/2009, 00:42)
    morale? io arrivavo da pavia a 80/85 all'ora, a 170 mt dall'autovelox mi trovo un cartello che mi impone di andare a 70, rallento ok, ma intanto la multa la prendo.
    QUESTA è PREVENZIONE?? O E' SOLO FAR CASSA???
    è rubare i soldi alla gente. ben vengano i ricorsi quindi perchè un conto è guidare con responsabilità, un altro è farsi fregare i soldi da un sindaco stronzo.

    E' più stronzo un sindaco che mette un autovelox o chi non rispetta i limiti?
     
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    da ciclista posso solo dire che tutti gli strumenti atti a moderare la velocità degli automobilisti sono ben accetti.
    inoltre mi chiedo, realmente, quanto tempo si perde a percorrere il rettilineo di bressana a 70 anzichè 90 all'ora. parliamo forse di un secondo al massimo? e ne vale la pena?

    poi è vero che i comuni li usano per fare cassa, tant'è che non ho mai visto autovelox nei centri abitati ma solo sulle strade di un certo scorrimento.
     
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  12. 4azzurro
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    nella gestione della viabilità e delle multe manca fondamentalmente una cosa sola... in buon senso... tanto, tantissimo... una vagonata.

    ok all'autovelox, che però abbia un minimo di segnalazione... perchè deve essere un ulteriore deterrente e non solo un mezzo di repressione. (lo so.. i limiti dovrebbero bastare.. ma aggiungere un autovelox e segnalarlo dove c'è un buon motivo, mi sembra doveroso)

    ok ai limiti, ovviamente... ma ogni tanto questi limiti andrebbero rivisti in funzione "dei tempi" (ci sono strade dove il limite è stato fissato negli anni 60!). per esempio va bene che in centro il limite sia 50, ma ci sono vie dove sarebbe doveroso il 70, come in altre il 30.

    poi cerchiamo di utilizzare a dovere i vigili (che si vedono come i pinguini all'equatore e che guardano solo i divieti di sosta) e le giuste segnaletiche.

    esempio banale:
    in viale matteotti, più che la corsia preferenziale, servirebbe questo bellissimo e sconosciuto cartello, con in giro un bel vigile (NELLE ORE DI PUNTA!) che sia intransigente nel farlo rispettare.
    image

    Tutto troppo difficile?
     
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    Fate il ricorso: non serve l'avvocato; lo firmate e lo spedite in due copie, con racc. A/r al Giudice di Pace di Casteggio ENTRO 60 GIORNI (da contare, non due mesi, sessanta giorni!) al Giudice di Pace di Casteggio. Conta il giorno in cui lo portate in posta, non il giorno in cui arriva. Vi dovrete informare quando è fissata l'udienza!

    Leggetelo: questo è un tizio che ha preso 2 multe, una con rischio punti della patente, per cui comunica anche che non sa chi guidava; il discorso della continuazione vale solo se avete preso 2 o più multe, se no toglietelo:

    GIUDICE DI PACE DI CASTEGGIO
    RICORSO AVVERSO
    VERBALI EMESSI DALLA POLIZIA LOCALE DI BRESSANA
    N : ;
    Notificati a mezzo del servizio postale

    Il sottoscritto signor (C.F ), nato a e residente in , elettivamente domiciliato presso la propria abitazione in
    PREMESSO CHE
    · Al ricorrente, quale proprietario dell’autoveicolo targato venivano notificati a mezzo posta, dall’Ufficio Postale di Rimini (?) dalla Polizia Locale di Bressana i verbali d’accertamento di cui in epigrafe da intendersi qui tutti integralmente trascritti e che con il presente atto si impugnano, contestando che il conducente della vettura de quo percorrendo la SP EX SS 35 violava, in data l'art. 142 commi 2-7 C.d.S. ed in data l’art. 142/8 C.D.S.
    · L’accertamento è stato effettuato mediante impianto Traffistar SR 520.
    · L’immediata contestazione veniva omessa in quanto ritenuta dagli agenti accertatori non necessaria, trattandosi di strada inserita nell’elenco di cui al decreto prefettizio.
    · Per ciascuna delle predette violazioni veniva comminate al ricorrente la sanzione pecuniaria prevista e lo si invitava nel caso della violazione del 13/2/09 a comunica-re chi fosse alla guida del veicolo.
    · Versandosi nella fattispecie di cui all’art. 104 c.p.c. (pluralità di domande contro la stessa parte) è possibile, per economia di giudizio, impugnare tutti i verbali de quo con un unico atto,
    Ciò premesso l'esponente, ut supra rappresentato, a mezzo del procuratore sottoscritto, propone ricorso avanti il Giudice di Pace di Casteggio per i seguenti
    MOTIVI
    In primo luogo si rileva che in merito alle sanzioni applicate “senza contestazione im-mediata” non si può ignorare che il principio generale fissato dalla Legge e dalla Costi-tuzione è che la trasgressione deve essere immediatamente contestata al responsabile; nel caso di specie ciò non è stato fatto, per ovvia e precisa scelta dell’Autorità proceden-te.
    Per costante giurisprudenza della Corte di Cassazione, infatti, se la Pubblica Autorità si pone nella condizione di non poter contestare immediatamente la trasgressione questo è motivo di nullità del verbale e dell’accertamento.
    Già per ciò stesso, dunque, è di tutta evidenza l’illiceità dell’operato e della contestazio-ne effettuata dalla Polizia Locale di Bressana Bottarone e, pertanto, i verbali de quibus devono essere annullati per grave violazione del diritto alla difesa del cittadino.
    Si rileva inoltre che, non trattandosi di strada comunale, giusta la più recente giurispru-denza di merito non può essere riconosciuta “competenza” alla Polizia Municipale in merito a infrazioni verificatesi su un tratto di strada che risulta non essere strada comu-nale, bensì Strada Provinciale.
    Ancora è da rilevare che giusta la più recente giurisprudenza della Suprema Corte gli apparecchi per la rilevazione della velocità debbono essere segnalati in modo congruo e tale da consentire al guidatore di rallentare senza pericolo per la circolazione e per chi eventualmente lo seguisse.
    Tale prudenziale misura tanto più deve essere applicata nel caso in cui lo stesso Prefetto abbia qualificato la strada come particolarmente pericolosa e trafficata, inserendola ap-punto nel decreto richiamato dalla stessa Autorità.
    Conseguentemente i cartelli che avvisino della posizione di rilevamento fisso debbono pertanto essere ben visibili ed apposti ad almeno 400 metri dall’apparecchiatura.
    Tale dettato non è stato affatto rispettato dalla Amministrazione bressanese, giusto altre-sì quanto si rileva dalle dichiarazioni al giornale “la Provincia Pavese” rilasciate dal si-gnor Franco Arnese il quale ha accertato che la distanza tra il cartello di “avvertimento” e l’apparecchiatura era tra i 174 e i 215 metri, sino al 21 marzo 2009.
    Conseguentemente, poiché le contestate infrazioni risultano essere state commesse nel mese di gennaio 2009 è di tutta evidenza che anche per questo motivi i verbali impugna-ti debbono essere annullati.
    Si sottolinea inoltre che allo stato è assolutamente impossibile per il ricorrente ricordare chi fosse effettivamente alla guida della propria vettura in occasione delle contestate tra-sgressioni, poiché la vettura viene prestata e conseguentemente utilizzata anche da altri parenti ed amici.
    Pur ritenendo, per le ragioni suesposte, assolutamente nullo il procedimento sanzionato-rio de quo, ugualmente per estremo scrupolo difensivo, nella denegata e non creduta i-potesi in cui il Giudice ritenesse di confermare le sanzioni de quibus si sottolinea che, di fatto alla fattispecie si attagli la disciplina dettata dall’art. 8 L. 869/81 la cui applicabili-tà anche in caso di violazioni del C.d.S. risulta essere stata affermata da questo Ufficio e, “legittimata” e in certo modo suggerita dalla stessa Corte Costituzionale, con l’ordinanza 108/2008 del 28/11/2008
    Per tutti i suesposti motivi, il ricorrente, ut supra rappresentato, allo stato, formula le seguenti
    CONCLUSIONI
    Voglia l’Ill.Mo Giudice di Pace di Casteggio, dichiarata la propria competenza, e re-spinta ogni contraria istanza:
    In via principale e nel merito:
    dichiarare, pronunciare e disporre la nullità e/o l’annullamento degli impugnati verbali
    emettendo ove ne ravvisi l'opportunità sin d’ora ordinanza di sospensione ex art. 22 u.c della legge 689/81
    In via subordinata
    Per mero scrupolo difensivo, nella denegata ipotesi in cui il Giudice confermasse le san-zioni de quo, concessa la remissione in termini e applicata la disciplina di cui all’art. 8 L. 689/81 consentirne il pagamento della sanzione aumentata di un terzo.
    Si dichiara che il presente procedimento è esente da ogni imposta e tassa ai sensi dell’art.23, c.10 della L.689 del 1981.
    In via istruttoria
    Previo occorrendo disporsi prova testimoniale sulle circostanze di cui in premessa da intendersi qui trascritte e precedute dalla locuzione “Vero che”, nonché sui seguenti ca-pitoli:
    “Vero che ho effettuato le misurazioni di cui all’articolo de “la Provincia Pavese” del 25 marzo 09 di cui confermo il contenuto in fatto”.
    Si indica a teste il signor Franco Arnese

    SE CE LA FACCIO VI POSTO ANCHE QUELLO PER VIA REZIA.... lì conviene farlo soprattutto se si prendono 2 o più multe

     
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  14. SOLOPAVIA
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    AVVOCATO-SOLOPAVIA VS COMUNE DI PAVIA VITTORIA NOSTRA!!!!!1
     
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