Metro leggero Pavia - Milano

NO GRAZIE!

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    23,042
    Reputation
    +394
    Location
    Ticinello ma so stradlei!

    Status
    Offline
    Oggi sulla prima pagina della PP, il buon Pezzali ( Angelo, non Max! ) rilancia, sulla base della Lodi - Milano, che si farà quasi sicuramente, l'idea di un collegamento (semi)metropolitano tra Pavia e Milano.

    Magari mi attirerò le ire di qualche pendolare ma mi esprimo in netto disaccordo con Pezzali.
    Ridurre le distanze tra Pavia e Milano significherebbe rinunciare definitivamente all'identità della nostra città che è già fin troppo milanesizzata, rendendola a tutti gli effetti un nuovo grande quartiere della metropoli.
    Capisco le esigenze lavorative, capisco che per molti pavesi Milano è un miraggio e una città in cui lavorano, fanno shopping, vanno a divertirsi, a vedere il calcio dei minorati, eccettera eccetera.
    Fondamentalmente anche noi pavesi, come gran parte dei lombardi, facciam parte di quella popolazione urbana diurna che non compare nei censimenti ma che è formalmente cittadina milanese ( uno dei grandi difetti dei censimenti è infatti quello di considerare la popolazione "notturna" , dato poco significativo per le politiche urbane) quel che ci resta è quel poco di identità che, volente o nolente, sta smarrendosi col passare degli anni.
    Io son contro, che migliorino i treni e le corriere ma che ci lascino quel poco che basta staccati dall'area metropolitana.
     
    .
  2. Fruppete
        Like  
     
    .

    User deleted


    ..sottoscrivo..

     
    .
  3. alma ticinensis
        Like  
     
    .

    User deleted


    Chimera caro buon Fisa. L'inurbamento nell'area metropolitana milanese procede e neppure tanto lentamente!
     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    23,042
    Reputation
    +394
    Location
    Ticinello ma so stradlei!

    Status
    Offline
    Lo so benissimo ma che il tutto venga avallato dal nostro principale ( nonchè unico!) quotidiano non riesco nè a capirlo nè ad accettarlo!
    Cosa c'è di bello nel diventare la Cinisello Balsamo del sud Milano?
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    16,018
    Reputation
    +561
    Location
    Rosellandia

    Status
    Anonymous
    Ci vuole un muro.
     
    .
  6. lou grant
        Like  
     
    .

    User deleted


    Non è un mezzo di trasporto più veloce che favorirà la "milanesizzazione" di Pavia.

    E' la mancanza, nella nostra città, di vive e forti aziende, di un attivo mercato del lavoro, che costringe quasi tutti i pavesi a trasferirsi a Milano per dieci ore al giorno. E' questo che ci fa "quartiere" di Milano, non certo un metrò leggero. Al contrario, Università e San Matteo contribuiscono a mantenere l'identità cittadina.

    Ma ancora più dei pavesi che vanno a Milano, il rischio vero viene dai milanesi che vengono a Pavia. Milanesi di nascita, di mentalità, di tradizione, che vengono a vivere a Travacò Torre d'Isola, che per loro è solo un dormitorio: tutte le loro attività commericali e culturali le fanno a Milano, e mentre Pavia si svuota di pavesi, viene invasa da milanesi, che però non hanno alcun interesse a diventare "pavesi".

    Questo è il vero problema, non il metrò leggero, che sarebbe solo un utile modo di migliorare la qualità della vita dei pendolari.
     
    .
  7. ToninoPv
        Like  
     
    .

    User deleted


    Non sarà questo metrò leggero (sempre che si faccia) a cambiare la nostra identità o a milanesizzarci.
    Ben vengano le migliorie nei trasporti.
    L'identità culturale prescinde da queste cose
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    16,018
    Reputation
    +561
    Location
    Rosellandia

    Status
    Anonymous
    Rispondo a Tonino e Lou.
    Viaggio da circa 9 anni da Pavia a milano.
    In questo poco tempo ho visto un progressivo ma inesorabile peggioramento dei trasporti, siano essi su gomma o su rotaia (congestionato il primo, alla deriva il secondo).

    Non credo che Pavia abbia bisogno di ulteriori collegamenti verso milano. Specialmente, vorrei che gli amministratori pavesi pensassero a come creare lavoro a Pavia, piuttosto che impacchettare migliaia di pavesi per portarli a milano.

    A mio avviso la soluzione del problema non è costruire più strade o più ferrovie (ma preferisco le seconde alle prime), quanto viaggiare di meno. In parole povere, permettere alle persone di vivere meglio, senza che debbano perdere 2/3 ore al giorno solo per "recarsi" al luogo di lavoro. Potrà sembrare assurdo, ma in questi anni ho sentito tante persone parlare di necessità "primarie" (distanza dal luogo di lavoro) piuttosto che di altre aspirazioni come ambizioni personali e carriera.

    Pavia, poi, avrebbe a disposizione un materiale umano di prim'ordine, capace di mangiare in testa ai milanesi, se solo volesse.

     
    .
  9. Hank della Bassa
        Like  
     
    .

    User deleted


    però santino, obbiettivamente, il mercato del lavoro è cambiato inesorabilmente negli ultimi 10 anni, figuriamoci negli ultimi 25-30. ormai non si produce più niente, nemmeno a milano, e il mercato del lavoro tende gioco forza a gravitare attorno a quei pochi centri del terziario importanti. è così in tutta europa, e dovremmo farcene una ragione, non credo proprio si possa tornare indietro.
    che tipo di mercato del lavoro potrebbe offrire un borgo così piccolo? riteniamoci fortunati ad avere ospedale e università...
    io sono favorevole ad una metro leggera, che non credo proprio snaturerà pavia (altrimenti tutti i meridionali che vennero ai tempi di necchi e snia cosa avrebbero fatto?) ma migliorerà la qualità della vita a migliaia di (inevitabili) pendolari. d'altra parte, milano dovrbbe dare una bella accellerata al processo di ammodernamento delle infrastrutture.
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    23,042
    Reputation
    +394
    Location
    Ticinello ma so stradlei!

    Status
    Offline
    CITAZIONE (lou grant @ 31/8/2007, 13:08)
    Ma ancora più dei pavesi che vanno a Milano, il rischio vero viene dai milanesi che vengono a Pavia. Milanesi di nascita, di mentalità, di tradizione, che vengono a vivere a Travacò Torre d'Isola, che per loro è solo un dormitorio: tutte le loro attività commericali e culturali le fanno a Milano, e mentre Pavia si svuota di pavesi, viene invasa da milanesi, che però non hanno alcun interesse a diventare "pavesi".

    E il metro leggero favorirebbe ed accelererebbe ancor di più questa "invasione". Basta vedere gli esempi dei paesi dell'hinterland milanese, svuotati di ogni identità ed assimilati ormai , pregi ( pochi) e difetti ( infiniti) alla grande metropoli.
    Rispondendo anche ad Hank, è ( quasi) vero che ormai non si produce più niente, soprattutto in Europa Occidentale, miracoli della delocalizazione e della globalizzazione e anche vero però che mai come in questi anni stanno nascendo ( e nasceranno) movimenti, associazioni culturali, initizative che tenono alla valorizzazione non solo del territorio in senso ambientale ma anche dell'identità culturale della nostra Città.
    L'Italia, in particolare, ha una storia da raccontare per ogni Borgo, per ogni Comune, per ogni Città.
    In Europa i casi son 2: o si diventa come Londra e Parigi e allora vabbè, la porzione di città"viva" si riduce ( parlo di Paris perchè Londra non la conosco) al centro dove il turista ( e l'abitante) vive, compra e si diverte per tornare nelle periferie che somigliano sempre di più alla Bucarest di Ceausescu opure si adottano politiche ( chiamate di deurbanizzazione) che siano in grado di creare un'area metropolitana vivibile dove i servizi non sianotutti conglobati nell'area centrale.
    Parlo ad esempio di Lyon, città grande come Bologna ma con un'area metropolitana più grande di Milano.
    Lyon era conosciuta in Francia come "La ville grise, la città grigia", sporca, industrializzata, inquinata, violenta.
    E' bastato riqualificare il centro e destinarlo al turismo, illuminando 24 ore al giorno la città vecchia, valorizzando i fiumi che la attraversano, spostando nelle città limitrofe le attività di servizi con un collegamento metropolitano e di treni regionali da far invidia alle maggiori capitali europee. Attezione però qui principalmente s sono spostati i servizi non le persone!!
    Allora l'Interpol ha aperto la propria sede a 40 km da Lyon, Euronews ha sede a Lyon, alla porte della città è stata costruita una "cité internationale" che ha ospitato anche un G8 e diventerà sede della nuova fiera.
    Il tutto però in un contesto che oserei definire "armonioso" pur con tutti i problemi ( banlieus, ec) che una grande città purtroppo si porta alle spalle. La parte ovest della città è formata da una serie di paesini in cui è possibile vedere ancora i campanili, in cui si organizzano le sagre del paese e in cui resta ancora l'identitià culturale.

    In Italia mai nessuno ha nemmeno lontanamente pensato a valorizzare le zone circostanti Milano ma solo ad assimilarle ai voleri della città. Siamo rimasti alla concezione di Comune e Provincia in cui i trasporti da Milano a Segrate hanno 2 prezzi diversi a seconda della direzione in cui vai e nessuno ha pensao ancora a creare un ente "città metropolitana" l'unico utile a governare queste problematiche.
     
    .
  11. lou grant
        Like  
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 31/8/2007, 18:48)
    CITAZIONE (lou grant @ 31/8/2007, 13:08)
    Ma ancora più dei pavesi che vanno a Milano, il rischio vero viene dai milanesi che vengono a Pavia. Milanesi di nascita, di mentalità, di tradizione, che vengono a vivere a Travacò Torre d'Isola, che per loro è solo un dormitorio: tutte le loro attività commericali e culturali le fanno a Milano, e mentre Pavia si svuota di pavesi, viene invasa da milanesi, che però non hanno alcun interesse a diventare "pavesi".

    E il metro leggero favorirebbe ed accelererebbe ancor di più questa "invasione". Basta vedere gli esempi dei paesi dell'hinterland milanese, svuotati di ogni identità ed assimilati ormai , pregi ( pochi) e difetti ( infiniti) alla grande metropoli.

    I paesi dell'hinterland milanese sono privi d'identità per natura, perché sono in buona parte agglomerati urbani nati su preesistenti paesini minuscoli, con poca storia e memoria.

    Pavia ha tutte le qualità per "resistere" culturalmente a Milano. Deve valorizzare la sua storia, le sue qualità urbane, le sue bellezze artistiche, la sua identità di città di studi e di cultura.

    Ma non si può immaginare di isolarsi dal nostro contesto, che è, e sempre sarà, di vicinanza alla metropoli. Vicinanza invadente, per molti versi, ma che può anche avere asptti positivi, o di stimolo.

    Impossibile impedire il progresso, che si chiamo metrò leggero o pesante (tempo pochi mesi, la metrò verde arriverà ad Assago, e da lì a Certosa o Mirabello il passo è davvero breve). Significa voler tappare un buco nella diga con lo scotch. Si tratta invece di valorizzare la nostra identità. Fuor di metafora, costringerei milanesi che vengono a vivere a Pavia a "pavesizzarsi", ad acquisire la nuova identità geografica come un valore, a riscoprire, con Pavia, valori e opportunità che nella metropoli sono negati.

    Non è facile, anche perché al pavese medio (fuori da questo forum) manca singolarmente l'orgoglio di appartenenza cittadina, sembra quasi vivere la propria pavesità con senso di inferiorità. Però le qualità umane per l'impresa esistono. Tenendo anche presente che ogni milanese, in realtà, nel suo intimo sogna di ripudiare la terribile metropoli.
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Administrator
    Posts
    16,018
    Reputation
    +561
    Location
    Rosellandia

    Status
    Anonymous
    Rimango in disaccordo.
    Purtroppo, su questi discorsi rimango del tutto contrario a vedere milano come una risorsa, scorgendone invece solo lati negativi.
    Non riesco, in tutta franchezza, a trovare un solo valido motivo perché Pavia debba seguire lo stesso modello di sviluppo di milano.

    Perdonate il mio "furore" ideologico... ;)
     
    .
  13. fiò_dla_nebia
        Like  
     
    .

    User deleted


    dopo 27 anni di pendolarismo ferrioviario, leggete bene ventisette, credo di poter dire che piu si migliorano i vettori di comunicazioni tra le città meglio è. Tra parentesi una volta oltre al treno esisteva il mitico gamba de legna tra piazza petrarca e milano, antesignano delle corriere sgea o sila, questa nuova idea quindi è solamente un revival di quello che esisteva un tempo lungo il naviglio.
    Concordo con lou ed hank , un mezzo di comunicazione in + non inquina l'identità cittadina , anzi agevola la vita di tutti, pensate solo quanto sarebbe meno disastrata ed inquinata milano se solo avessero il passante ferroviario ed il numero di linee di metropolitane che hanno le città straniere di pari dimensioni.
    Oramai l'imperativo è togliere traffico dalla gomma e metterlo su rotaia , posso portare l'esempio di cosa è successo nella periferia sud est di milano, iil borgo energetico si oppose al prolungamento della metroplitana 3 fino oltre melegnano, risultato ? via emilia e tangenziale intasata con inquinamento alle stelle e blocchi del traffico a go-go causa traffico allucinante, il tutto senza fermare ovviamente l'espansione della periferia sud est di milano.
    Se davvero vogliono fare delle strade ferrate ben vengano ,tanto la parcellizzazione delle città è fenomeno acquisito causa gli alti prezzi dei centri storici e dei quartieri piu di pregio loro adiacenti , si tratto solo di governare questo fenomeno e di evitare che si generi altro traffico su gomma
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    23,042
    Reputation
    +394
    Location
    Ticinello ma so stradlei!

    Status
    Offline
    Io sono in totale disaccordo con il rassegnarsi all'idea di essere ormai un luogo di sfogo dei milanesi.
    Certo, come mi dirà Capo Nebbia o il mio fornitore di caramelle domenicali, la giostra gira in una maniera e io vado nell'altra, è vero ma non voglio rassegnarmi davero a questa subalternità verso una realtà che non ha niente a che spartire con la storia di Pavia.
    Certo i tempi son cambiati: nel 1971 ( quando fdn stava per cominciare a pendolare) Pavia contava 87.000 abitanti, enza contare tutti i lavoratori cheattiravao le industrie pavesi...ora i residentia Pavia ( censimento 2001) sono 71.000, un'enormità in meno e di questi una gran parte sono persone che vivo la loro vita "attiva" su Milano.
    Stiamo forse parlando di 2 città diverse, ma consentitemi di sperare che la tendenza non sarà quella perchè di questo passo, dati alla mano, Pavia diventerà davvero un (piccolo) quartiere di Milano e Cinisello Balsamo sarà qui da noi...
     
    .
  15. lou grant
        Like  
     
    .

    User deleted


    Aggiungo che uno dei problemi dei pavesi è il poco tempo che passano nella loro città (causa pendolarismo).

    Un miglioramento dei mezzi di trasporto, darebbe qualche chance in più ai pendolari di vivere la loro città per qualche ora in più alla settimana. Sarebbe quindi di aiuto, e non di ostacolo, all'identità cittadina.

    Quanto a Milano, il modo migliore di conviverci, è di sfruttarla senza farsi inglobare. Cogliere le opportunità (i tanti cinema e teatri, le possibilità di lavori creativi e comunque interessanti, il respiro nazionale e internazionale), restando comunque pervicacemente pavesi.

    CITAZIONE (fisarmonicadistradella @ 31/8/2007, 23:36)
    Certo i tempi son cambiati: nel 1971 ( quando fdn stava per cominciare a pendolare) Pavia contava 87.000 abitanti, enza contare tutti i lavoratori cheattiravao le industrie pavesi...ora i residentia Pavia ( censimento 2001) sono 71.000, un'enormità in meno e di questi una gran parte sono persone che vivo la loro vita "attiva" su Milano.

    Sì, ma la colpa non è dei treni più veloci (anzi!), ma della scomparsa dell'industria a Pavia. E questo è un fenomeno a cui non si può rimediare.

    Paragonare Pavia a Cinisello Balsamo è poco onorevole per Pavia. Cinisello è un paesino cresciuto a dismisura per ospitare emigranti e operai. Pavia è stata capitale d'Italia, ha una grande università, un grande ospedale, monumenti di rilievo europeo. Non c'è nessun destino inesorabile che la porti a diventare simile a un paesino bulimico come Cinisello. Il suo diventare o meno periferia di Milano sta in buona parte nelle mani dell'intelligenza, dell'orgoglio e della caapcità creativa dei pavesi.
     
    .
68 replies since 31/8/2007, 09:27   792 views
  Share  
.